Esposto per la prima volta il tesoro di Alessandro Parronchi, insigne critico d’arte, saggista e poeta fiorentino. La sua ricca collezione di opere d’arte (oltre 80 pezzi) e una selezione del suo prezioso patrimonio archivistico (per complessivi 280 pezzi) è presentata nella mostra ‘’Ricordando Parronchi’’ allestita allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dal 19 giugno al 30 settembre.
L’Ente Cassa e la Biblioteca Umanistica custodiscono, infatti, le due componenti fondamentali dell’eredità lasciata da Alessandro Parronchi ed acquisite, rispettivamente, nel 2009 (dipinti, disegni e sculture) e nel 2007 (libri e archivio). Parronchi, figura centrale della cultura del Novecento in Toscana e non solo, durante la sua lunga frequentazione dei maggiori artisti del suo tempo, ebbe infatti modo di costituire presso l’abitazione privata una propria collezione che comprende nomi di tutto rilievo come Ottone Rosai, Umberto Mannini, Renato Alessandrini, Andrea Lippi, Alberto Sani, Giulio Pierucci, Venturino Venturi, Alberto Magri, Arrigo Del Rigo, Mario Maestrelli, Eugenio Montale, Silvio Bicchi, Ugo Capocchini, Guido Borgianni, Spartaco Carlini, Mario Marcucci, Scipione. Maestri, in alcuni casi, poco conosciuti e che l’iniziativa espositiva, a maggior ragione, vuole portare all’attenzione di un più vasto pubblico.
A tale proposito, come ha sottolineato il professor Carlo Sisi nell’introduzione al catalogo della mostra, il grande merito e l’impegno di una vita di Parronchi è stato quello di salvaguardare il ricordo di artisti ingiustamente dimenticati, ma che, in realtà, testimoniano una grande vitalità della cultura artistica del Novecento in Toscana. E in quest’ottica fu proprio Carlo Sisi ad intuire, a suo tempo, la necessità di non disperdere, dopo la morte del maestro, tutto questo patrimonio di conoscenza che, evidentemente, non era solo una bella raccolta di opere d’arte o una biblioteca bene fornita, ma raccontava molto, molto di più.
Analoga operazione di acquisizione fu compiuta qualche anno prima, nel 2007, dall’Università di Siena per tutta la componente libraria ed archivistica dello scrittore, formata da 11.000 volumi, tra monografie e testate di periodici, da 9.000 lettere, da poco meno di 200 disegni.
L’esposizione, a cura di Emanuele Barletti e Luca Lenzini, è promossa, organizzata e realizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Siena col patrocinio di Regione Toscana, Comuni di Barberino Val d’Elsa, Barga, Calenzano, Empoli, Firenze, Livorno, Loro Ciuffenna, Montopoli Val d’Arno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Viareggio, e in collaborazione con Fondazione Rinascimento Digitale Firenze, Archivio Venturino Venturi Centro di Documentazione per la Scultura Italiana del ‘900 Loro Ciuffenna, Ditta Dafne.