Attualità/ARTICOLO

A Firenze le bici riciclate dai detenuti

Presentato "Piedelibero", il nuovo brand per le biciclette prodotte dai carcerati utilizzando materiale di scarto

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Biciclette riciclate ma di design realizzate da detenuti ed ex detenuti delle carceri fiorentine. Si tratta dei mezzi prodotti nelle officine della Cooperativa Ulisse nell’ambito del progetto “Piedelibero” presentato oggi dal sindaco Matteo Renzi come iniziativa sociale clou in vista dei Mondiali di ciclismo. “Del tema delle carceri - ha sottolineato Renzi - si parla spesso quando ci sono eventi negativi: ma i problemi nazionali non si affrontano con provvedimenti ‘una tantum’ ma con operazioni e sfide culturali ed educative. Per questo siamo felici di promuovere questa iniziativa bellissima con la cooperativa Ulisse che da tanti anni lavora con i ragazzi del carcere e che ora vede la nascita di un brand di prodotti che verranno commercializzati. E’ un modo bello per dimostrare il volto etico e solidale di Firenze proprio nei giorni dei Mondiali di ciclismo”.

Il progetto si è caratterizzato attraverso il riciclo delle biciclette abbandonate nella depositeria comunale altrimenti destinate alla rottamazione e il reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti attraverso l’attività lavorativa connessa. Adesso il salto di qualità. Da un’idea di Catoni Associati, agenzia di pubblicità fiorentina attenta alle tematiche sociali, nasce “Piedelibero ri-cicli”: la creazione di un marchio per rendere le biciclette prodotte dalle officine del carcere di Sollicciano e dell’Istituto penale minorile Meucci riconoscibili e uniche. Il restauro non è più solo funzionale, ma prevede uno studio di re-design che comprende la scelta di colori e accessori.

“Piedelibero” è destinato a superare i confini delle officine di recupero delle biciclette, diventando il brand identificativo per tutti gli oggetti che in un prossimo futuro saranno prodotti all’interno delle strutture penitenziarie fiorentine, a cominciare dai gadget e dall’accessori legati alla bicicletta. In questo modo sarà possibile ampliare la produzione e quindi raddoppiare i posti di lavoro all’interno e all’esterno degli istituti di pena.
Attualmente sono tre le officine in funzione e dieci le persone che vi lavorano, tra cui 3 minori, con circa 600 biciclette vendute ogni anno sulle circa 900 ritirate dalle depositeria comunale grazie a una convenzione con l’Amministrazione comunale (circa il 20% dei mezzi non è riutilizzabile).

Sul sito www.piedelibero.it è possibile avere ulteriori informazioni e soprattutto acquistare le biciclette: il modello base costa dai 40 ai 70 euro.

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