'Soluzioni letterarie per problemi reali' questo è il motto e l'obiettivo della 'Piccola Farmacia Letteraria' aperta solo da poche settimane in via di Ripoli da Elena Molini. Dopo un periodo passato a lavorare in una grande catena di librerie Elena ha deciso di tentare questa piccola avventura per proporre il suo innovativo punto di vista sulla lettura. Sei triste perchè il ragazzo ti ha lasciato? Perchè sei stato bocciato a un esame? Perchè hai litigato con qualcuno? La Piccola Farmacia Letteraria propone un catalogo di libri divisi per categorie in base alla patologia o al malanno che ti afflige. Nella nostra intervista Elena Molini ci spiega meglio come funziona.
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Ciao Elena! Com'è nata l'idea di aprire la 'Farmacia letteraria'?
Io ho lavorato per anni in una catena di librerie, l'idea mi è venuta in base alle richieste delle persone. Quando una persona viene a chiederti un consiglio per un libro la maggior parte delle volte ti chiedono un consiglio in base al loro stato emotivo. Magari mi dicono 'un mio amico si è appena lasciato, cosa mi proponi?', oppure 'Ho perso il lavoro adesso e sono un po' giù, cosa posso leggere?'. Quindi via via negli anni ho notato che erano queste il tipo di richieste che le persone che frequentavano la libreria ti facevano di loro spontanea volontà. In base a queste domande ho creato una piccola 'risposta' perché noi siamo una libreria molto piccola, 35 metri quadri quindi davvero molto piccola ma con un catalogo basato sulle emozioni e sui libri che curano.
Spiegami meglio come funziona
Per ogni libro abbiamo creato un 'bugiardino' con scritto sopra cosa 'cura', girandolo c'è la posologia cioè come, quando e dove leggere il libro e gli effetti collaterali che chiaramente sono tutti positivi.
Quindi si può dire che sei anche un po' psicologa?
Quello no, però mia sorella è psicologa e le mie più care amiche sono psicologhe, quindi diciamo che per le emozioni più semplici mi sono basata sulle mie esperienze, per le patologie più gravi come ansia o depressione mi sono fatta aiutare da loro.
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Fammi qualche esempio di una 'cura' che tu consiglieresti
Per una crisi adolescenziale ti propongo 'Jack Frusciante è uscito dal gruppo' di Enrico Brizzi perché è un libro che parla di amore, dei primi turbamenti, l'amico che entra nel tunnel della droga e altre tematiche legate ai giovani. Per l'amore non corrisposto abbiamo 'La principessa che credeva nelle favole' di Marcia Grad Powers un manualetto su come liberarsi dal principe azzurro, un saggio divertente che ti spiega gli errori che spesso facciamo idealizzando la persona che abbiamo davanti e su come smontarlo. Oppure se vogliamo andare sul romanzo abbiamo il libro di Susanna Casciani 'Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore' in cui la protagonista nonostante le varie vicissitudini amorose che l'hanno fatta soffrire si rimette in gioco e quindi c'è un messaggio positivo.
Per chi ha problemi sul lavoro cosa consiglieresti?
Murakami 'L'uccello che girava le viti del mondo' in cui c'è la storia di un uomo che ha perso il lavoro, fa una vita molto tranquilla, ma la tranquillità viene disturbata perché deve cercare una donna e si pone il problema se tornare al lavoro oppure no. E' un modo per scegliere cosa una persona deve afre nella vita. Oppure 'Uomini nudi' di Alicia Giménez-Bartlett, la storia di una persona che perde il lavoro.
Possiamo dire che te per prima hai provato il fatto che leggere un libro è una cura?
Certo, assolutamente, tutto nasce dalla mia esperienza personale. Io propongo delle categorie sulla base delle mie letture. Adesso però sto proponendo anche ai miei clienti di scrivere loro stessi nuovi bugiardini. Metto a disposizione penne e bugiardini vuoti per chi vuole contribuire e in tanti lasciano la loro esperienza. In più da gennaio ci saranno dei bugiardi personalizzati, se uno deve fare un regalo posso scrivere un bugiardino in basse alla persona a cui è rivolto il regalo.
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