Il Comune di Livorno aderisce al progetto “Albo delle Tate”, finalizzato ad integrare il sistema territoriale dei servizi all’infanzia con interventi che possano dare risposte anche immediate alle esigenze di custodia e cura domiciliare dei bambini piccoli, favorendo così la conciliazione tra lavoro, soprattutto femminile, e vita familiare.
Lo ha deciso la Giunta comunale che, nella sua ultima seduta, ha anche approvato uno schema di accordo con l’Amministrazione provinciale: quest’ultima copre il costo della costituzione, gestione e aggiornamento dell’Albo, mentre il Comune si impegna ad ospitare chi è interessato ad aderire all’Albo ma è privo dell’esperienza necessaria, per fare tirocinio presso i servizi educativi, mettendo a disposizione anche un coordinatore pedagogico come tutor.
“Il progetto- spiega l’assessore Carla Roncaglia - nasce proprio dall’incontro e dal confronto con la Provincia e risponde a diverse esigenze. E’ noto infatti che, nonostante la forte implementazione dei servizi 0-3, una percentuale di bambini rimane esclusa dai servizi comunali o convenzionati; è noto anche che per ragioni organizzative o culturali, nel nostro territorio permane il ricorso, da parte di famiglie che hanno bambini piccoli, alla cura domiciliare para-professionale, che certo offre una ampia flessibilità negli orari, ma generalmente una scarsa qualificazione. Da qui la messa a punto di un progetto che definisce il profilo professionale e qualifica, attraverso una specifica formazione ed un tirocinio, sia coloro che sono impegnati in questo lavoro, sia chi intende avvicinarcisi. In sostanza- conclude Roncaglia - da una parte promuove la crescita qualitativa della cura domiciliare dei piccoli, dall’altra favorisce l’incontro tra domanda e offerta del lavoro in questo settore, nonché l’emersione dal lavoro nero”.
Attualità /ARTICOLO
A Livorno nasce l'Albo delle Tate
Il progetto di Provincia e Comune per la formazione delle baby-sitter

babysitter