Cultura/ARTICOLO

A Palazzo Strozzi Ai Weiwei l'artista ribelle che ha sconvolto Firenze

Fino al 22 gennaio nel capoluogo toscano la più grande personale italiana dell'artista cinese simbolo della libertà d'espressione e della lotta al regime

/ Costanza Baldini
Gio 22 Settembre, 2016
Ai Weiwei Libero

Se avete fatto un giro in centro a Firenze nelle ultime settimane non potrete non aver notato gli sfavillanti gommoni arancioni che ornano le pareti di Palazzo Strozzi e che hanno causato un vespaio di polemiche sulla stampa locale e nazionale. Si tratta di Ai Weiwei. Libero la prima grande mostra italiana dedicata al più famoso artista cinese vivente.

Dal 23 settembre 2016 al 22 gennaio 2017 la mostra a Firenze propone un percorso tra installazioni monumentali, sculture e oggetti simbolo della sua carriera, video e serie fotografiche che raccontano la sua controversa carriera artistica. Le opere esposte spaziano al periodo newyorkese tra gli anni ottanta e novanta fino alle grandi opere iconiche degli anni duemila fatte di assemblaggi di materiali e oggetti come biciclette e sgabelli, fino alle opere politiche e controverse che hanno segnato gli ultimi tempi della sua produzione artistica. In mostra c'è anche una sala dedicata al Rinascimento fiorentino (Reinaissance) con i ritratti realizzati con il LEGO di quattro dissidenti fiorentini: Dante, Filippo Strozzi, Galileo Galilei e Girolamo Savonarola. Quasi a ricordare che la storia dell'arte è stata fatta soprattutto da chi è andato contro corrente.

Ai Weiwei il distruttore, il dissidente, il provocatore, il saltimbanco, l'enfant terrible, l'iconoclasta, questi sono solo alcuni degli appellativi con cui è stato chiamato un artista che ha fatto del rompere le regole la sua principale cifra stilistica. Ai Weiwei è scappato dalla Cina a 24 anni nel 1981 per girare il mondo, l'Europa ma soprattutto New York dove ha studiato gli artisti contemporanei, identificando in Marcel Duchamp e Andy Warhol i suoi maestri. È tornato in Cina solo nel 1993 a 36 anni. Da allora si è impegnato in una costante lotta con le tradizioni , le regole e la censura del regime diventando il simbolo della libertà d'espressione. Significativa in questo senso una delle sue performance più celebri "Dropping a Han Dynasty Urn" del 1995 in cui distruggeva un'urna funeraria antica di oltre duemila anni. Ma anche "Study of Perspective", una serie di foto in cui Weiwei mostra il dito medio ad alcuni dei più famosi monumenti e architetture del mondo come la Casa Bianca, la Gioconda, la Tour Eiffel compreso Palazzo Strozzi.

L'azione che lo ha catapultato nella ribalta mondiale è andata "in scena" nel 2011. "Ai Weiwei è stato per anni il nemico N.1 del Governo cinese - ci racconta il Direttore di Palazzo Strozzi Arturo Galansino -"che ha cercato di censurarne l'azione, lo ha imprigionato in una cella di massima sicurezza, gli ha negato i diritti civili come la possibilità di viaggiare, di esprimersi e il suo nome è stato oscurato da internet. Inizialmente il governo lo considerava un artista ufficiale visto che è tra i firmatari dello Stadio Olimpico di Pechino. Gli scontri con il governo iniziarono in occasione del grande terremoto del Sichuan nel 2008 nella regione meridionale della Cina in cui morirono 70 mila persone. Tra loro bambini e studenti schiacciati a causa di nuovissimi edifici costruiti non a norma. Partì un'indagine condotta dall'artista che nel suo blog che contava già una trentina di milioni di contatti giornalieri denunciò appalti truccati. Il blog venne chiuso e Ai Weiwei arrestato passando 81 giorni in carcere dal 2 aprile al 22 giugno 2011."

"Tutto è arte, tutto è politica" il suo slogan preferito. Per un artista che cerca di dire la verità in Cina, non potrebbe essere altrimenti.

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Ai WeiWei Libero
Dal 23 settembre 2016 al 22 gennaio 2017
Orario: tutti i giorni inclusi i festivi 10.00 - 20.00, il giovedì 10.00 - 23.00
Informazioni: +390552645155, info@palazzostrozzi.org
http://www.palazzostrozzi.org/

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