Cultura/ARTICOLO

A Sollicciano "L'Odissea" di Elisa Taddei

Ulisse come immigrato clandestino: 20 detenuti mettono in scena la loro storia di migranti

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
L’Odissea di Elisa Taddei

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E' andato in scena in prima nazionale mercoledì 22 e giovedì 23 giugno presso il Teatro del Carcere di Sollicciano, lo spettacolo "Odissea ovvero storia di Ulisse, immigrato clandestino", per la refia di Elisa Taddei, portato sul palcoscenico dalla compagnia di Sollicciano, formata da attori-detenuti.

La piece è stata il risultato di un anno di lavoro con detenuti, per la maggior parte nordafricani.
"Non è stato difficile ed è stato talvolta molto emozionante per i partecipanti - ha spiegato la regista - dare senso a ciò che lentamente veniva fuori nel corso delle prove."
Lo spettacolo è un collage di storie personali degli stessi detenuti e dell'Odissea originale. Dall'opera di Omero è stato preso l'essenziale: qualche personaggio che appartiene alla memoria collettiva, Polifemo, le sirene, Penelope, che diventano allegorie di sembianze mostruose. ''Sono storie drammatiche e toccanti - ha aggiunto Elisa Taddei - come quella di un giovane nordafricano che a 14 anni ha lasciato il suo Paese, si è nascosto nella stiva di una nave e ha affrontato il lungo viaggio della speranza verso l'Italia. Durante le prove, tra l'altro, gli sbarchi di Lampedusa hanno portato gli stessi attori ad emozionarsi fortemente attualizzando quello spettacolo la cui trama era già tracciata''.

Il 70% della popolazione detenuta a Sollicciano è costituito da nord-africani.
L’Odissea di questa compagnia non è la messa in scena del poema omerico, ma le storie degli attori, viaggi clandestini di mare e di terra.

Il progetto ha il sostegno della Fondazione Carlo Marchi e della Regione Toscana progetto nazionale ‘Teatro e Carcere’.


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