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A Vittorio Storaro il trentanovesimo Premio Fiesole ai Maestri del Cinema

Il vincitore di 3 Oscar mercoledì 26 luglio sarà a Fiesole per ricevere il prestigioso riconoscimento e partecipare alla proiezione di Apocalypse Now, il film di Francis Ford Coppola che gli è valso la prima statuetta

/ Redazione
Mar 25 Luglio, 2017
Vittorio Storaro

Andrà a Vittorio Storaro il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema, prestigiosa onorificenza conferita dal Comune di Fiesole in collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Gruppo Toscano e la Fondazione Sistema Toscana, per la direzione artistica di Gabriele Rizza.

Mercoledì 26 luglio alle 21.30 il maestro vincitore di tre premi Oscar sarà al Teatro Romano per ricevere il riconoscimento e partecipare alla proiezione di “Apocalypse Now”, il capolavoro di Francis Ford Coppola che nel 1980 gli valse la sua prima statuetta. Storaro rifiutò l’incarico per ben due volte prima di imbarcarsi nel progetto, e per tutta la durata dell’“apocalittica” lavorazione, durata un anno e mezzo, fece sviluppare il girato alla Technicolor di Roma invece che agli Studios di Los Angeles, ovviamente più facili e veloci da raggiungere.

La cerimonia di premiazione sarà preceduta a partire dalle 18.30, da un incontro conversazione con Vittorio Storaro aperto al pubblico, nel corso del quale sarà presentato il volume monografico “Piani di luce. La cinematografia di Vittorio Storaro” a cura di Giovanni Maria Rossi e Marco Vanelli, con i contributi del Sncci, per Edizioni Ets di Pisa.

L’omaggio a Vittorio Storaro continuerà nei giorni successivi all’interno della programmazione di agosto dell’Arena di Marte con una selezione di alcuni tra i suoi film più celebri: “Giordano Bruno” di Giuliano Montaldo (giovedì 3), “Dick Tracy” di Warren Beatty (giovedì 10) e “Goya” di Carlos Saura (giovedì 17).

Classe 1940, figlio di un proiezionista della Lux Film, Vittorio Storaro inizia giovanissimo a dedicarsi allo studio della fotografia, specializzandosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Oggi è unanimemente riconosciuto come il più influente artista della luce della sua generazione. In quasi sessant’anni di carriera è stato il “cinematographer” di quasi tutti i film di Bernardo Bertolucci (nel 1988 ha vinto il suo terzo Oscar con “L’ultimo imperatore”), collaborando con Francis Ford Coppola, Warren Beatty (secondo Oscar nel 1982 con “Reds”), Paul Schrader, Carlos Saura e Woody Allen che l’ha voluto al suo fianco anche per il nuovo film le cui riprese cominceranno a New York in agosto. Nel 2005 è stato direttore della giuria al Festival Internazionale del Film di Locarno. Abilissimo nell’utilizzo del colore, ha avvicinato come nessun altro la settima arte alla pittura, indagando l’impatto psicologico delle differenti tonalità e la maniera in cui i colori riescono a influenzare la percezione.

Ingresso gratuito

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