E’ “bassa soglia” la parola chiave della giornata di domani, una giornata di studio sull’innovazione dei servizi per le dipendenze e le marginalità sociali, nel corso della quale agli interventi di esperti (psicologi, sociologi, psichiatri, operatori) si alterneranno la firma di un accordo tra Regione, Società della Salute e Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza, e la presentazione di un volume, “Terre di confine – Soggetti, modelli, esperienze dei servizi a bassa soglia”.
La “bassa soglia” è il primo gradino di accesso al sistema sociosanitario. Con questo termine, si intende un modello di intervento sociale indirizzato a persone più problematiche e socialmente escluse. In questi anni, grazie al modello della “bassa soglia”, ispirato alla riduzione del rischio e dei danni correlati alle droghe, in Toscana si è riusciti ad avvicinare tante persone – tossicodipendenti, senza tetto, immigrati – che altrimenti non avrebbero avuto accesso ai servizi.
“In Toscana, la collaborazione tra Regione, Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza, Società della Salute – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – ha dato vita a un modello che direi unico, sicuramente tra i più evoluti nel panorama nazionale. La giornata di studio sarà l’occasione per approfondirlo e studiarne i risultati. Questa collaborazione è un esempio di iniziativa del sistema, che si integra con le multiprofessionalità e con gli altri settori e si focalizza sull’individuo, in piena coerenza anche con lo spirito del nuovo Piano Sanitario e Sociale. Nel corso della giornata – aggiunge l’assessore – firmeremo anche un accordo per rinnovare questa collaborazione, che ci consente di raggiungere tutte quelle persone che vivono in condizioni di marginalità e non hanno contatti con i servizi, sia pubblici che del privato sociale”.
“Nella giornata di studi, il CNCA Toscana presenterà le ultime ricerche scientifiche sull’uso di sostanze – dice Fabrizio Mariani, presidente CNCA (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) Toscana – Grazie al supporto di Regione Toscana e Società della Salute, ci siamo sempre posti di fronte al fenomeno delle dipendenze con un’ottica di ricerca, studio e innovazone, imprescindibili per affrontare problematiche caratterizzate da un complesso intreccio di fattori: ambientali, individuali, sanitari, psicologici, sociali e culturali. Il protocollo che sarà firmato a margine del convegno è finalizzato a garantire maggiore stabilità e continuità agli interventi che da anni conduciamo”.
La giornata di studio
La giornata, dal titolo “Terre di confine: la bassa soglia come modello di innovazione dei servizi”, organizzata da Regione Toscana e CNCA in collaborazione con Forum Droghe e facoltà di psicologia dell’Università di Firenze, si tiene domani, giovedì 10 novembre, nell’Auditorium dell’assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana, via Alderotti 26/n, dalle ore 9 alle 13.30. Dopo l’introduzione di Fabrizio Mariani, presidente CNCA Toscana, si avvicenderanno psicologi, psichiatri, sociologi, rappresentanti di cooperative, operatori di strada. Tra le 11 e le 11.30, il saluto dell’assessore Daniela Scaramuccia, che firmerà anche l’accordo di collaborazione.
L’accordo di collaborazione tra Regione, Società della Salute e Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza
L’accordo che verrà firmato domani è stato approvato da una delibera nel corso dell’ultima giunta, e rinnova la collaborazione tra Regione Toscana, CTCA e Società della Salute di Firenze, Pisa e Livorno nell’ambito dei servizi a bassa soglia e riduzione del danno rivolti alla popolazione tossicodipendente ad alta marginalità sociale. Gli enti, associazioni e cooperative che fanno parte del CTCA sono partner della Regione Toscana già dal 1994. Le SdS firmatarie dell’accordo sono quelle di Firenze, Pisa e Livorno, perché sono queste le zone in cui – per motivi sia demografici che geografici – si concentra statisticamente il più alto numero di soggetti tossico/alcoldipendenti a forte rischio di esclusione e alta marginalità sociale.
In base all’accordo, la Regione destina la somma complessiva di 400.000 euro per la realizzazione di progetti e interventi finalizzati al contrasto dei comportamenti di dipendenza. La somma è così ripartita: 220.000 euro a favore del CTCA; 90.000 euro alla SdS di Firenze; 54.000 euro alla SdS di Pisa; 36.000 euro alla SdS di Livorno.
Sempre in tema di dipendenze, un’altra delibera, approvata nella stessa seduta di giunta, sancisce l’accordo tra Regione Toscana, Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, Asl 7 di Siena, 8 di Arezzo e 10 di Firenze, e Provincia di Lucca, per lo sviluppo e il consolidamento della RETECEDRO, i centri di documentazione per le dipendenze; e a questo scopo destina la somma di 120.000 euro.
Il libro
“Terre di confine – Soggetti, modelli, esperienze dei servizi a bassa soglia”, a cura di Stefano Bertoletti, Patrizia Meringolo, Maria Stagnitta e Grazia Zuffa, edito da Unicopli nella collana Prospettive/Ricerche, ripercorre la storia del modello della bassa soglia, una tappa fondamentale nello sviluppo della sanità pubblica, per avvicinare sia le persone socialmente escluse che i giovani consumatori di droghe, che non trovano risposte ai loro bisogni nei servizi tradizionali.
Le dipendenze: I NUMERI
Nel 2010, sono state 23.999 le persone in carico ai servizi, così suddivise in base alle dipendenze:
13.990 tossicodipendenti
4.822 alcolisti
4.800 tabagisti
387 giocatori d’azzardo patologici
In base allo studio Edit sui consumatori di sostanze stupefacenti illegali e legali nella popolazione giovanile (14-19 anni), svolto nel 2008 dall’Ars, l’Agenzia Regionale di Sanità:
- qualsiasi sostanza illegale: 58.888 giovani (34.131 maschi; 24.757 femmine)
- Cannabinoidi: 56.079 giovani (32.425 maschi; 23.655 femmine)
- Cocaina: 10.113 giovani (6.467 maschi; 3.646 femmine)
- Amfetamine (incluso ecstasy): 7.319 (di cui 5.030 maschi e 2.289 femmine)
- Allucinogeni (LSD): 6.626 (di cui 4.760 maschi e 1.865 femmine)
- Eroina: 1.402 (di cui 808 maschi e 593 femmine)
- Tabacco: 24.495 (di cui 13.473 maschi e 11.022 femmine)
- Alcol a rischio: 15.341 (di cui 8.982 maschi e 6.359 femmine)
Nel 2010, la spesa per l’assistenza resideniale e semiresidenziale è stata di 16.344.182 euro (10.422.446 per assistenza nelle comunità gestite dagli enti ausiliari; 3.798.394 per assistenza nelle comunità gestite dai Sert; 2.123.342 per assistenza in comunità fuori regione).
Sono 41 i SerT (Servizi per le Tossicodipendenze) in Toscana, di cui 1 a Sollicciano.
Sono 18 gli Enti Ausiliari che aderiscono al Ceart (praticamente la totalità, configurandosi così come una realtà unica a livello nazionale).
Sono 54 le comunità residenziali: 41 gestite dagli enti ausiliari e 13 dai SerT. Con un’offerta complessiva di 1.120 posti letto.