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Acciaierie Lucchini, è nebbia fittaLe offerte rimangono incomplete

La proposta più importante è quella del gruppo arabo Smc che però si muove in maniera poco trasparente. Il ministero concede altro tempo per l'integrazione delle offerte

/ Redazione
Ven 21 Marzo, 2014
lucchini

Cala una nebbia fitta sul futuro della Lucchini di Piombino. E' scaduta ieri la proroga concessa per l'integrazione delle otto offerte di acquisto pervenute. Le società interessate erano arrivate col fiato corto alla scadenza del bando, mancava il minimo delle garanzie richieste dal ministero dello Sviluppo economico. Rimangono ancora appesi a un filo i 4000 lavoratori e relative famiglie delle acciaierie perché le offerte non vincolanti sono ferme al palo. 

Intanto rimane sul piatto la proposta di Smc, la società araba, che rimane la più convincente perché è l'unica che dice di garantire anche i livelli occupazionali attuali. Gira voce che l'imprenditore di origine giordana Khaled al Habahbeh stia finendo le pratiche per trasferire alla banca araba di Roma, la Uae, tutta la somma necessaria aper l'acquisizione.

I sindacati prendono per vero che la Smc si stia ricapitalizzando con due miliardi di dollari, ma da un botta e risposta della settimana scorsa non sembra che i rappresentanti di Smc intendano fare chiarezza sulle necessarie garanzie finanziarie.

E' certo comunque che il modo di procedere degli arabi è irrituale. Dal ministero è trapelato che Habahbeh ha richiesto di incontrare con urgenza il viceministro Claudio De Vincenti. L'incontro non c'è stato perché la procedura di acquisto è di evidenza pubblica.

La concessione di ulteriore tempo per integrare le offerte lascia qualche spiraglio di luce. Finché non si passa alla fase delle offerte vincolanti il commissario Piero Nardi può tenere aperta la porta non solo a Smc, ma a tutti coloro che siano in grado di presentare un'offerta credibile. La scadenza ultima e non prorogabile è il 30 aprile. Allora finirà il minerale per tenere in vita l'altoforno e i lavoratori dovranno tornare a casa.