“Cevital si muove come un elefante in una cristalleria”. Il presidente di Federacciai Antonio Gozzi spara a zero sul gruppo algerino e le sue mire di acquisto delle acciaierie Lucchini di Piombino.
In un'intervista rilasciata ieri al Sole24ore dice: “L'ipotesi di installare in Italia un forno elettrico da due milioni di tonnellate avrebbe un effetto distorsivo sia sull'equilibrio tra domanda e offerta di rottame che nell'approvvigionamento di energia elettrica, per non parlare del mercato dei prodotti”.
Pronta la risposta di Farid Tidjani da Algeri che ribatte: “Tutto quello che dice Gozzi è falso”. E il gruppo Cevital assicura che nei prossimi giorni presenterà “una risposta chiara e precisa” alle accuse di Gozzi.
Ma le dichiarazioni del presidente di Federacciai fanno arrabbiare anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Il suo commento è molto duro: “Non solo questi miseri capitalisti italiani non sono stati in grado di offrire una proposta decente per Piombino – dice Rossi - ma addirittura vorrebbero che nessuno lo facesse e che fosse il governo ad impedirglielo".
"I padroni delle ferriere vogliono il mercato quando gli fa comodo e vogliono la tutela pubblica del loro monopolio quando è minacciato dalla concorrenza e dallo sviluppo tecnologico. Hanno portato la siderurgia italiana al disastro – chiude Rossi - e vorrebbero continuare a comandare e a fare i loro comodi”.