E se il mito di Filemone e Bauci nascondesse un secondo messaggio oltre a quello della fedeltà nell’amore coniugale? E’ l’interpretazione di Donatella Puliga, ricercatrice del Centro interdipartimentale di studi antropologici sulla cultura antica dell’Università di Siena.
Nel volume “Ospitare dio. Il mito di Filemone e Bauci tra Ovidio e noi”, pubblicato dalla casa editrice Il Melangolo, che sarà presentato oggi pomeriggio alle 15 al Collegio Santa Chiara (via del Refugio 4, Siena), l’autrice avanza un’altra lettura: quella dell’ospitalità.
Un tema antico che si ripropone sempre più spesso, talvolta drammaticamente, nella contemporaneità, come rapporto con l’estraneo, come rapporto con l’altro.
“Ricollocare il mito in questa dimensione che, seppure non del tutto misconosciuta, non è stata comunque considerata centrale e primaria nel racconto – scrive l’autrice - significa restituirlo appunto ai termini di una più profonda interpretazione. Non di una interpretazione più corretta”.
A introdurre il libro, oggi pomeriggio, sarà Antonio Prete.
Innovazione/ARTICOLO
Ad accettare l'altro ci aiutano Filemone e Bauci
La rilettura dell’antico mito greco attraverso il volume curato da Donatella Puliga, ricercatrice dell’Università di Siena

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