Made in Toscana/ARTICOLO

Aeroporti, Eurnekian conquista PisaPiù facile il matrimonio con Firenze

Diventa meno accidentata la strada verso l'integrazione dei due scali toscani. Oggi si chiude l'Opa su Sat, la società che gestisce il Galilei, ma Corporacion America ha già raggiunto il 51% del capitale

/ Redazione
Mar 17 Giugno, 2014
aeroporto di pisa

Corporacion America ha conquistato la maggioranza di Sat, la società che gestisce l'aeroporto di Pisa. Ieri, in anticipo di un giorno sulla scadenza dell'Opa, ha consegnato 2 milioni e 336mila 387 azioni alla banca agente che ha il compito di raccoglierle, pari al 23,69% della Sat. Una percentuale che, sommata al 27,4% che Corporacion già possedeva, permette al magnate armeno-argentino Eduardo Eurnekian di raggiungere quota 51,088% del capitale sociale della società di gestione dell'aeroporto di Pisa. Ovvero, la maggioranza.

Un aiuto viene anche dall'11,9% delle quote vendute dalla Regione Toscana. Soddisfatto il presidente di Corporacion America Italia, Roberto Naldi, che in una nota stampa scrive: "Siamo sempre stati fiduciosi sulla riuscita dell'operazione".

Ora i termini dell'offerta saranno riaperti in conformità alla normativa regolamentare. Ricorre, infatti, l'ipotesi di avveramento anche della "Condizione sui Soci Pubblici", che significa il mantenimento da parte dei soci pubblici di una partecipazione pari al 20% del capitale sociale di Sat.

La situazione è meno complicata su Firenze dove l'Opa è già conclusa con il miliardario Eurnekian che possiede già il 61% delle azioni insieme alla Sogim dei fratelli Panerai.

Dunque sembrano dissolversi le nubi che ostacolavano il matrimonio tra gli scali di Firenze e Pisa. Creare una holding aeroportuale toscana è da tempo nelle intenzioni degli enti locali e dei soggetti economici del territorio. Fondamentale il ruolo che ha avuto in questi mesi il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. L'obiettivo ultimo è bandire i campanilismi locali, celebrare la fusione dei due aeroporti toscani e lanciare la Toscana nella rosa degli undici scali di interesse strategico nazionale. Così come richiesto dal recente piano del ministero per le Infrastrutture.