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Aeroporti: nuova pista di PeretolaLa Regione Toscana va al Tar

Lo ha confermato l'assessore all'urbanistica Anna Marson rispondendo ieri ad un'interrogazione in consiglio regionale

/ Redazione
Gio 18 Dicembre, 2014
peretola

La Regione ricorrerà al Tar contro il ricorso relativo alla lunghezza della nuova pista dell'aeroporto di Firenze presentato da Enac allo stesso tribunale. Il problema si trascina da tempo. La Regione fissa a 2mila metri la lunghezza della nuova pista parallela-convergente con l'integrazione al Piano di indirizzo territoriale (Pit). Enac vuole, invece, che la stessa pista sia lunga 2400 metri.

Rispetto al ricorso – ha spiegato l'assessore all'urbanisitica Anna Marson - “l’avvocatura regionale ci ha informati che Enac eccepisce che la Regione, dettando la lunghezza massima in 2 mila metri, avrebbe direttamente inciso sullo sviluppo di un bene demaniale di competenza statale senza alcuna intesa”.

Enac – ha continuato la Marson - contesta poi la previsione che l’aeroporto dovrà essere compatibile con lo sviluppo delle ipotesi urbanistiche vigenti. In tal modo viene affermato che la Regione pone paletti che di fatto rendono impossibile lo sviluppo di Peretola”. Tutti questi motivi, ha continuato, “appaiono infondati per l’avvocatura regionale che provvederà a costituirsi per difendere il provvedimento”.

L'assessore Marson ha risposto ad una interrogazione in consiglio regionale sull'argomento presentata come prima firmataria da Monica Sgherri (Rc-Ci), assieme ai consiglieri del Pd Fabrizio Mattei, Vanessa Boretti e Daniela Lastri, con la quale si chiedeva un pronunciamento del consiglio prima della fine della legislatura.

“Ringrazio l’assessore per la risposta articolata, che merita di essere letta e studiata”, ha esordito Sgherri. “Esprimo soddisfazione per la scelta di rispondere in aula su un atto molto pesante, riguardante il ricorso al Tar da parte di Enac contro un parere precedentemente espresso”, ha continuato la consigliera.

E in merito al Masterplan di Enac, presentato in Palazzo Vecchio a Firenze il 6 novembre, ma “non trasmesso alla giunta regionale” come ha affermato l’assessore, Sgherri ha chiesto di acquisirlo. Infine, appurato che sulle modifiche al Pit è competente il consiglio regionale, la consigliera ha concluso il proprio intervento esprimendo l’auspicio di “ritrovarsi a eventuali decisioni in tempi utili”.