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Aeroporti, Pisa contro FirenzeSi passa alle carte bollate

Il sindaco Filippeschi e il presidente della Provincia Pieroni hanno mandato una lettera di diffida perché sia bloccata la delibera della Giunta sulla vendita delle quote Sat da parte della Regione. I sindacati incontrano Corporacion America

/ Redazione
Mer 28 Maggio, 2014
aeroporto di pisa

Oggi niente Consiglio regionale sul tema degli aeroporti. L'ufficio legislativo ha stabilito che la competenza è solo della Giunta. Intanto si passa alle carte bollate nei rapporti tra le istituzioni. Il sindaco di Pisa Filippeschi e il presidente della Provincia Pieroni hanno mandato una lettera di diffida al Consiglio e alla Giunta perché venga bloccata la delibera fatta dalla Giunta per vendere a Corporacion America una parte delle azioni della Regione in Sat, la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Pisa.

Delibera che ha subìto nel corso dell'ultimo mese numerose modifiche. L'ultima modifica fatta dalla Giunta revoca le precedenti proposte di deliberazione e prevede che la Regione possa vendere le azioni detenute in Sat (16,8%) mantenendo una quota pari a quella detenuta in Adf (5,01%), la società che gestisce l'aeroporto di Firenze.

Intanto si muovono anche i sindacati. Cgil, Cisl e Uil di Pisa oggi incontrano Corporacion America, socio privato di Sat, la società di gestione dell'aeroporto pisano che ha lanciato un'Opa volontaria su tutte le azioni che scadrà il prossimo 3 giugno. Lo rivelano gli stessi sindacati in una nota congiunta, e sottoscritta anche dalle categorie dei lavoratori di trasporti, nella quale si riferisce che il presidente regionale Enrico Rossi, incontrato ieri, ha ribadito ''che verranno rispettati i contenuti del Pit del luglio scorso''.

La Regione, aggiungono i sindacati che hanno consegnato al governatore oltre 2 mila cartoline con lo slogan ''Non atterrate lo sviluppo'', ''si impegnerà a far sottoscrivere a Corporacion America Italia un documento che dovrebbe garantire il rispetto'' del Pit.

I sindacati hanno illustrato a Rossi i timori per le incertezze ancora esistenti sull'Opa e l'assenza di garanzie per una vicenda ''che riguarda il presente e il futuro di 5.400 persone, compreso l'indotto, impegnate a vario titolo nel 'Galilei'''. Per questo i sindacati, conclude la nota, ''continueranno a vigilare sull'evoluzione di questa vicenda e in mancanza di risposte scritte/certe proclameranno forme di lotta tese a salvaguardia del posto di lavoro''.