51 milioni di euro per una Toscana in formato elettronico. 16 milioni per il 2012, altri 16 per il 2013 e 19,5 milioni per il biennio 2014-2015. Questo è, in sintesi, il programma regionale che punta a promuovere e sviluppare "l'amministrazione e la società dell'informazione" nel prossimo triennio. Il documento è stato discusso a Firenze in occasione della 9/a Assemblea della Rete telematica regionale toscana (Rtrt) dal titolo 'Verso l'Agenda digitale toscana’.
I concetti base del Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione della Società dell’Informazione sono tre : 'Semplificazione e amministrazione digitale', 'Infrastrutture e piattaforme di servizio', 'Cittadinanza digitale e competitività'. A questi tre assi portanti si aggiungono altri 27 progetti specifici.
La vicepresidente della Regione Toscana con delega all’innovazione, Stella Targetti, ha sottolineato che il piano regionale rappresenta "un passo importante per avvicinare la Toscana all'Agenda digitale europea per accelerare la diffusione di internet ad alta velocità e sfruttare i vantaggi, per famiglie e imprese, di un mercato unico regionale". "In termini generali - ha proseguito - la Toscana rappresenta un'eccezione positiva al dato italiano, sia nel possesso delle infrastrutture di base, sia nella possibilità di collegarsi a internet; ma questo non deve distogliere dal dato di fondo che colloca l'Italia, purtroppo, tra i Paesi più arretrati".
"L'Agenda digitale - ha aggiunto Oreste Giurlani coordinatore di RTRT (Rete Telematica Regionale Toscana) e presidente di Uncem Toscana - dovrà portare ad avere una pubblica amministrazione sempre più efficiente. Il Governo, dopo anni, ha dato una accelerata sull'Agenda digitale però non ha messo risorse. Oggi il punto principale è il digital divide nei cittadini: occorre portare la connettività ovunque - ha concluso -, ma il problema è che per coprire tutta la Toscana probabilmente occorrono più di 100 milioni di euro".
Ma è interessante concentrarsi sui dati da cui parte la nostra regione per la costruzione di un’agenda digitale. Molti sono contenuti nel rapporto 2011, edito da Regione Toscana, su “La società dell’informazione e della conoscenza in Toscana”. Il documento è una miniera di dati sul rapporto fra cittadini e computer, connessione in rete, banda larga, dotazione tecnologica degli enti pubblici, livello di utilizzo di internet da parte delle imprese, e-commerce, divari digitali.
Paragonata al panorama nazionale la nostra regione risulta trovarsi intorno alla media per possesso di computer: è al 57,8% mentre il dato italiano segna un 57,6%. Il rapporto si occupa anche delle imprese: il 93,6% di quelle toscane con almeno 10 addetti ha accesso a internet per lo più con connessione a banda larga, il dato nazionale qui è identico.
I toscani chattano un pò più del resto dei connazionali (56,7% contro il 55%), telefonano di più con internet (38,9% sul 34,4%), scambiano più file musicali (27,4% sul 23,3%) e creano più pagine web (19,2% contro il 18,5%). Quest’ultimo dato, relativo a conoscenze meno diffuse, dimostra comunque come quasi un internauta su 5, in Toscana, è in grado di pubblicare da sé sul web.
Diminuisce, invece, la percentuale di chi sul web cerca lavoro (dal 14,5 al 13,5) e questo – insieme allo scaricamento di software, dal 29,5 al 29,2% – è l’unico settore con segno negativo.
La nostra regione in questi anni non è stata a guardare ciò che succedeva in Italia e in Europa, parte già da una base solida anche se molto rimane da fare a partire dalla copertura del territorio con la banda larga entro il 2013. E’ stato stimato che per superare completamente il problema del digital divide in Toscana servirebbe una cifra enorme, vicina ai 100 milioni di euro. La Regione ha deciso quindi di puntare le sue risorse su pochi obiettivi strategici partendo da tutto ciò che già ha e su cui ha investito negli ultimi anni. Anche qui la strategia vincente è quella di fare sistema per crescere insieme.
“Dobbiamo lavorare con attenzione per dare maggiori input all’innovazione- ha detto ancora Giurlani – puntando a valorizzare la rete telematica regionale, che rappresenta una risorsa importante per lo sviluppo delle nuove tecnologie e per la crescita degli enti locali. Stiamo attraversando un periodo difficile, per via dei tagli ai servizi e alle regioni, pertanto diventa ancora più importante capire come il sistema di RTRT sia in grado di dare delle risposte adeguate per il futuro e per dare il via ad un meccanismo di semplificazione e di nuove opportunità. Anche per i Comuni che si trovano ad intraprendere il percorso di associazionismo in Unioni è necessaria l'innovazione, ma non è ammissibile che in Toscana vi siano ancora territori deboli e montani senza copertura di banda larga. Tutti i cittadini di tutte le fasce di età devono avere garantito il diritto di accedere ad internet e di poter usufruire di un’adeguata campagna informativa per imparare a utilizzarlo. Grazie a RTRT e a TOSCA, l’innovativo strumento per la lotta all’evasione fiscale, si possono ottenere risultati importanti e compiere un vero salto di qualità investendo nel campo dell'innovazione”.