Attualità/ARTICOLO

Agricoltura sociale in Toscana Un bando per i disabili

La Regione mette a disposizione 1 milione di euro per favorire l'esperienza rurale di persone con una disabilità

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
agricoltura giovani
Lavorare in campagna e stare a contatto con la natura fa bene al corpo e alla mente. Per questo la Regione Toscana ha varato il bando “Agricoltura sociale”, che per la prima volta in Italia mette a disposizione 1 milione di euro per favorire l’esperienza in attività rurali di persone che hanno una disabilità o uno svantaggio, concedendo un contributo pubblico, a fondo perduto, che può arrivare a 5 mila euro per tre anni per ogni persona, volto a coprire fino al 90% delle spese ammissibili.
“Cerchiamo così di coniugare l’attività agricola con l’inserimento e l’autonomia delle persone con disabilità, in particolare minori e giovani con problematiche di tipo psichico o di tossicodipendenza sotto i 40 anni" spiega l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori.

IL BANDO -  Il bando relativo all’Agricoltura Sociale è stato pubblicato oggi sul Burt, il bollettino ufficiale della Regione Toscana. Le domande si possono presentare fino al 1 giugno prossimo. Il bando (decreto dirigenziale n° 1684 del 17/04/2012) finanzia “progetti di accoglienza di persone con disabilità e/o svantaggio, per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali.”
Il finanziamento della Regione può essere chiesto da: Imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 del codice civile; cooperative sociali di tipo B che esercitano attività agricola; enti (con esclusione di enti pubblici) e associazioni che svolgono assistenza a persone con disabilità e/o svantaggio e che svolgono attività agricola anche non professionale.

PROGETTI AMMISSIBILI -  Si finanziano progetti di accoglienza di persone con disabilità e/o svantaggio, per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali. Ogni persona deve essere affiancata da un accompagnatore che si prende cura della sua accoglienza. I progetti devono ricadere all’interno del territorio della Regione Toscana e possono durare per un periodo massimo di 36 mesi. Ad ogni persona accolta deve essere corrisposto un sostegno economico variabile, da 100 a 400 euro mensili in rapporto delle ore di attività effettuata. L’attività deve essere svolta in 2-5 giorni la settimana per almeno 2-6 ore al giorno.
La priorità sarà data per i minori e i giovani disabili psichici o i tossicodipendenti
intoscana
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