Sono più di trecento le persone con disabilità in Toscana, la gran parte giovani, che svolgono attività in campagna grazie al progetto di 'Agricoltura sociale' della Regione Toscana, promosso con un finanziamento di 2 milioni di euro. Al progetto, primo esempio in Italia, e più in generale al presente e futuro dell''agricoltura sociale' in Toscana, è stato dedicato oggi un convegno a Firenze. L'unicità del progetto toscano, è stato ricordato, sta nel fatto che ad ognuno dei soggetti accolti nel progetto viene corrisposta, direttamente nelle loro mani, una somma, che rappresenta per loro una sorta di 'salario' per l'attività svolta. E per molte di queste persone è stato il primo e unico stipendio che abbiano ricevuto.
Il progetto prevede che per ciascuna delle persone accolte si possa erogare fino ad un massimo di 14 mila 400 euro per un triennio. Nel caso sia necessario un accompagnatore è possibile erogare fino a 6 mila euro in un triennio per questa figura. La maggior parte delle persone disabili impiegate nel progetto (260) ha un'età compresa fra 18 e 40 anni, 11 hanno meno di 18 anni, altri 91 ne hanno più di 40. Tutti hanno problemi di disabilità o di disagio. In gran parte si tratta di disabilità o disagio di tipo psichico (243 persone), mentre 43 sono i soggetti autistici. Quindici hanno avuto esperienza con il carcere, 45 di tossicodipendenza, altri 16 hanno invece problemi di diverso tipo. Le aziende agricole che li hanno accolti sono 53, dislocate in tutto il territorio regionale. 30 sono le cooperative di tipo B e 51 gli enti/associazioni: anche questi sono dislocati in tutto il territorio regionale. I progetti sono di tipo triennale in 229 casi, biennale in 29 casi e annuale in 104 casi.
Attualità /ARTICOLO
Agricoltura sociale: Toscana N.1 in Italia
362 disabili al lavoro grazie al progetto
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