Cultura/ARTICOLO

Al Museo Marini progetto "Campo" di Andrea Kvas

Il progetto fa parte del programma espositivo annuale Early One Morning ideato dal direttore del museo Alberto Salvadori

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
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Early one morning, programma espositivo annuale del Museo Marino Marini, ideato dal direttore artistico Alberto Salvadori, prosegue con "Campo", progetto dell’artista triestino Andrea Kvas, a cura di Barbara Casavecchia, che si inaugura venerdì 8 febbraio 2013.

Kvas, alla sua prima personale in un museo italiano, interverrà nello spazio del Sacello del Museo: lo occuperà con una serie inedita di lavori, composti da elementi in poliuretano espanso e legno, rielaborati in situ e quindi “in progress” fino al giorno dell’inaugurazione.

“Campo rimanda a uno spazio d’azione, a un’orizzontalità che mi è vicina. Si lega a un immaginario semplice. A volte penso al lavoro come alla cura di un giardino - scrive Andrea Kvas -. Un sistema vivo, dove c’è solo un costante modificare, se stessi e il giardino. Non si parla di risultati, ma di effetti, ripercussioni, evoluzioni, mutazioni, cicli. Campo mi fa pensare anche a un “accampamento”, alla tappa di qualcosa che è in movimento, che arriva, si ferma per un periodo e poi riparte. Al gioco, ma anche alle battaglie. E’ uno spazio convenzionale adibito a una cosa, come d’altra parte è uno spazio d’arte".

Per Kvas, il lavoro è un processo che nasce dalla tensione del “campo” nel quale prende forma: lo studio, così come lo spazio espositivo, che l’artista occupa spesso per lunghi periodi prima delle mostre, per farne uno spazio funzionale, non più intonso, da sfruttare. Kvas lavora contemporaneamente con un’infinità di materiali, senza gerarchie: acrilici, idropitture, smalti, asfalto, pigmenti naturali e sintetici, resine acriliche, colle, farina, polvere di marmo, gommalacca, lattice sintetico, poliuretano, peraluman, ferro zincato, acciaio inox, aluzinc, ferro preverniciato, legno, cotone, lino, silicone acrilico, elastomero bituminoso, lineoleum, pavimenti, pareti. E li modifica e ibrida a più riprese, intervendo spesso sugli stessi lavori a distanza di tempo per evitare di concentrare la propria pratica su un singolo oggetto e sviluppare una ‘postura’ fluida. Campo rimarrà aperta fino al 6 aprile 2013.