Rigenerare e riqualificare i quartieri più degradati della città: è questo l'obiettivo del progetto regionale "Pop-Up Montecatini", che punta a restituire alla cittadinanza tutta delle zone percepite più a rischio riducendone i fenomeni di degrado e criminalità e aumentandone la fruibilità sicura per tutti.
Cuore dell'intervento la rigenerazione urbana e sociale delle strade limitrofe alla stazione ferroviaria, nel centro di Montecatini Terme, attraverso la riapertura dei fondi commerciali oggi sfitti.
"Anche a Montecatini Terme arriva il Pop Up Lab - ha detto l'assessore alle politiche per la sicurezza e cultura della legalità della Toscana, Vittorio Bugli - un intervento sperimentale della Regione, già messo alla prova a Prato e a Livorno, che coniuga rigenerazione urbana, rivitalizzazione commerciale e sociale, nell'ottica di aumentare la sicurezza, effettiva e percepita, dei quartieri più "difficili" delle nostre città. Siamo convinti che non si fa sicurezza chiudendo le porte e sprangando le saracinesche, ma che è fondamentale rivitalizzare i quartieri, fare attività culturali, sociali e – perché no – commerciali, perché ci si riappropri delle città, anche in quelle zone dove, in mancanza di un presidio sociale forte, purtroppo nascono naturalmente dei fenomeni di criminalità".
Nel dettaglio gli obiettivi del progetto sono quelli di promuovere il riuso degli spazi, valorizzare il ruolo di presidio sociale del commercio, favorire la nascita di nuove attività per creare un ambiente attrattivo e dinamico ma anche organizzare eventi pubblici nel quartiere per innescare processi innovativi utilizzando le risorse del territorio. Il costo complessivo stimato per la realizzazione del progetto ammonta a 84.600 euro, cui la Regione contribuisce con 50mila euro. Altri 20mila euro sono stati già stanziati per la videosorveglianza nell'area collocata tra la stazione ferroviaria e il cimitero.