Cultura/ARTICOLO

Alba Rohrwacher e Adam DriverNelle sale con "Hungry Hearts"

L'attrice toscana, protagonista del nuovo film di Saverio Costanzo, interpreta il ruolo drammatico di una madre morbosamente protettiva nei confronti del proprio figlio

/ Elisabetta Vagaggini
Ven 9 Gennaio, 2015
Hungry hearts
Presentato con successo al festival di Venezia 71, il nuovo film di Saverio Costanzo, Hungry Hearts uscirà nelle sale italiane il prossimo 15 gennaio.
 
Protagonisti del film l'attrice toscana Alba Rohrwacher e l'americano Adam Driver. Siamo a New York. Mina e Jude, i due personaggi principali, si innamorano e si sposano. Ma l'arrivo del loro primo figlio cambierà per sempre - e in modo drammatico - il loro rapporto e la loro vita. Mina (Rohrwacher) sviluppa infatti per il proprio figlio un sentimento protettivo, che si trasforma in un patologico desiderio di isolamento da tutto ciò che può rappresentare una minaccia.
 
Anche la normale alimentazione o la luce possono rappresentare "pericoli" che la madre iperprotettiva Mina comincia ad evitare, tenendo il neonato lontano dal mondo esterno. Quando i medici comunicheranno ai genitori che il bambino sta soffrendo questa situazione, è denutrito e non sta crescendo bene, nascerà tra i due genitori una sorta di braccio di ferro su come allevare il proprio figlio, con epiloghi drammatici.
 
Il film trae ispirazione dal libro di Marco Franzoso, Il bambino indaco. "Avevo letto il libro un anno e mezzo prima di scrivere Hungry Hearts - ha dichiarato il regista. Mi aveva colpito ma allo stesso tempo respinto, forse perché la storia, da qualche parte, mi riguardava. Il tempo è passato e un giorno ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura seguendo solo quello che ricordavo, senza rileggere. La storia di Franzoso mi ha accompagnato in questo modo nella ricerca di quello che poi si è trasformato in un racconto molto personale".

Alba Rohrwacher, che avevamo visto nella sua ultima interpretazione madre affettuosa e alternativa nella solare campagna toscana, ne Le Meraviglie, della sorella Alice Rohrwacher, torna nei panni di una madre, stavolta cupa, morbosamente affettuosa e premurosa. Un personaggio, il suo, che estremizza  l'incapacità ad adattarsi ad un mondo che sembra sempre di più lontano dalla dimensione umana, in particolare per chi si trova ad affrontare la maternità, quasi in completo isolamento. "È l’amore che la anima -ha dichiarato Alba Rohrwacher "ma l'amore  finisce per diventare un’arma a doppio taglio. Lei agisce nel bene, ma arriva a muoversi nel male".