Alba Rohrwacher in "Vergine giurata", unica italiana a Berlino
Il film, che vede protagonista l'attrice toscana, porta alla luce un'arcaica legge albanese che consente alle donne di rinunciare all'amore, diventare "vergini giurate" in cambio dei diritti di libertà e indipendenza
/ Redazione
Mar 20 Gennaio, 2015
Alba Rohrwacher
Vergine giurata il titolo dell'opera prima di Laura Bispuri che vede come protagonista l'attrice fiesolana Alba Rohrwacher. La pellicola è l'unica opera italiana in concorso alla 65/a edizione del Festival di Berlino (5-15 febbraio). Il film, girato in parte in Alto Adige, racconta la storia di una ragazza albanese costretta a "diventare" uomo per assicurarsi un po' di libertà.
Tratto dall'omonimo romanzo di Elvira Dones, il film pone l'accento su leggi e tradizioni arcaiche in Albania, che portano la giovane Hana (Rohrwacher), a rinunciare alla propria identità attraverso il 'kanun', una particolare legge albanese che le permette di ottenere gli stessi diritti degli uomini, a patto di giurare eterna verginità e a farsi uomo. Hana si trasformerà così in Mark, per definizione una "vergine giurata", che non potrà mai conoscere l'amore.
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