Cultura/ARTICOLO

Alla scoperta degli antichi sapori del Carnevale

Recuperata dal 1888 la misteriosa ricetta del “piatto dei piatti”

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
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Può un sapore viaggiare nel tempo e rimanervi nascosto? Certo. Può riassumere in sé una antica tradizione e allo stesso tempo il gusto di una intera cittadina? Sicuro. E allora perchè è rimasto nascosto finora? Questo non si sa. Lo si potrà scoprire solo la notte di Giovedì Grasso quando il palato di chi parteciperà al Gran Galà del Giovedì Grasso, al ristorante Il Principino, presso il Centro Congressi di Viareggio, si immergerà in un mondo rimasto sepolto nei secoli. E così dal passato spunterà fuori la ricetta di Anto’ di Gambacorta, di mestiere maniscalco, sedicente anarchico, scritta in un suo quadernetto di appunti nel lontano 1888. Più che un quaderno era un vero e proprio registro delle riunioni anarchiche che si tenevano in città. Riunioni che diventavano frugali convivi in cui si gustavano piatti oggi misteriosi. Anche perché redatti in codice. E così, decriptando quegli antichi segni ne esce un sapore nuovo. Pare, che questi convivi venissero utilizzati nel periodo di Carnevale per comunicazioni in codice fra affiliati al gruppo segreto anarchico viareggino.

La cena sarebbe dovuta servire a conoscersi fra adepti e comunicare in un codice segreto culinario. Sembra, ma il libello dato lo scarso stato di conservazione non ci dà certezze, che la ricetta e gli ingredienti fossero addirittura messaggi in codice fra affiliati, ma la cosa è alquanto misteriosa. Obiettivo del Gran Galà di giovedì 16 febbraio è anche promuovere la cultura del mangiar sano (anzi se vogliamo parlare in dotto idioma carnevalesco “del mangiar male… secondo i canoni degli artisti-cuochi figli della moda odierna) . Quindi con ingredienti sani, genuini, magari riscoprendone le caratteristiche. In cucina lo chef è Amelio Fantoni, una firma doc della cucina versiliese.
Il ricavato della serata andrà all’associazione Admo. Ma non saranno solo occasioni di libagioni carnascialesche.

Oltre all’appuntamento del Giovedì, veramente grasso, il programma prevede una due giorni ricca di appuntamenti. Si comincia, martedì 14 nelle sale di Palazzo delle Muse, con un vero e proprio forum tra cuochi “veri” toscani (organizzato da Fondazione Carnevale e dalla scuola “Cuocersano”). Mentre mercoledì 15, al Centro Congressi Principe di Piemonte, si passa dalla teoria alla pratica con la scuola di cucina per tutti i giornalisti invitati, che in qualche modo si occupano o parlano di cucina. Un vero e proprio soverchiamento dei ruoli: i cuochi assaggiano e i critici gastronomici cucinano. Location: il ristorante “Il Principino”. Una provocazione in tutti i sensi. Da cui si svilupperà un interessante dibattito alla scoperta della cucina e delle sue tradizioni.