Occorre una forte pressione sul Governo per far sì che almeno il 25% dei 111 milioni di euro destinati alla Toscana per l’alluvione di novembre possano essere destinate a sostenere le imprese danneggiate. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Enrico Rossi intervenendo ad Albinia alla iniziativa con cui si è celebrato il pieno ritorno alle attività della Copaim, grande azienda del settore agroalimentare, a meno di 90 giorni dall’alluvione di novembre.
Il presidente ha colto l’occasione di questo momento di incontro che ha coinvolto amministratori, forze sociali e imprenditoriali dell’area per indicare la sfida ora necessaria per far ripartire l’economia dei territori, alluvionati, in primis quello della Maremma. I 111 milioni di euro destinati alla Toscana nell’ambito della legge di stabilità sono fondi in conto capitale destinati a opere pubbliche. Sarebbe quindi al momento esclusa la possibilità di utilizzare questi fondi in modo diverso. Perché una quota di almeno il 25% possa essere destinata alle imprese occorre un decreto della Presidenza del Consiglio e la successiva approvazione del Parlamento.
E’ necessario quindi un’azione di pressione condivisa, ha evidenziato il presidente: quei fondi sarebbero di vitale importanza per consentire alle imprese di venire indennizzate rispetto ai gravi danni subiti nei giorni dall’alluvione, e un decisivo e concreto contributo al rilancio, in una fase delicatissima per la nostra economia. Il presidente ha quindi indicato le altre strade che verranno intraprese per favorire il sostegno alle imprese: un monitoraggio a livello di contributi comunitari per verificare la possibilità di accedere a risorse europee e la possibilità di rilanciare il meccanismo di accesso al credito tramite Fidi Toscana ipotizzando forme pluriennali di rimborso degli interessi.
Ma l’occasione odierna è servita anche a sottolineare un passo importante verso il ritorno alla normalità, dopo il disastro causato dall’alluvione. 120 dipendenti in cassa integrazione, 13mila metri quadrati di magazzini e di reparto produzione allagati con 2 metri d’acqua, circa 10 milioni di euro di danni, sono questi i numeri dell’alluvione per la Copaim, ma a distanza di quasi 3 mesi gli operai sono rientrati a lavoro, le infrastrutture sono state riparate e l’impianto di produzione è pronto per ripartire a pieno regime. Il presidente si è complimentato con i vertici aziendali, con le maestranze, con i volontari che hanno contribuito a fronteggiare l’emergenza. Ha quindi evidenziato il valore di un intervento corale che ha permesso un rilancio in tempo rapido con l’augurio, ha detto, che contagi positivamente l’intera area. E comunque, ha concluso, giornate come quella di oggi dicono chiaramente che la ripresa è possibile.