All'indomani dell'annuncio, da parte dell'assessore regionale Vittorio Bugli, dell'ammontare dello spazio finanziario che la Regione Toscana cederà agli enti locali toscani nell'ambito del "Patto di stabilità verticale", pari a 61 milioni, e delle modalità di richiesta da parte degli enti (entro metà maggio), Anci Toscana ribadisce con forza l'esigenza che sia prevista dalla Regione l’apertura di una nuova “chiamata”, a settembre, per i Comuni interessati e sulla base di maggiori risorse disponibili.
Secondo Anci Toscana è infatti ben più alta la cifra che i Comuni si aspettano di vedere "sbloccata" dalla Regione nei loro confronti. Questo, in virtù delle disposizioni contenute nei commi 7 e 8 dell'articolo 1 del DL 35/2013 sui pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione, che escludono dal Patto della Regione i pagamenti di parte corrente destinati a liquidare i corrispondenti residui attivi degli enti locali. In base al decreto, i maggiori spazi liberati sono destinati a liquidare i residui di parte capitale degli enti locali. In sostanza le Regioni possono pagare i loro debiti solo dopo aver pagato, a valere sui predetti spazi, tutti i loro residui contabilizzati a favore degli enti locali.
Anci Toscana sollecita quindi la Regione Toscana a intervenire su questo aspetto: secondo le stime dell'Associazione, ammonterebbero infatti a oltre 600 milioni di euro i crediti che i Comuni toscani vantano dalla Regione.