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"Andrea, dicci chi sei", il filmSerata in memoria di Don Gallo

Il 26 giugno un evento dedicato al  "prete degli ultimi" allo Spazio Alfieri di Firenze, ospiti i registi Faccini, Lelli, Gagliardo e la produttrice Piperno

/ Elisabetta Vagaggini
Mer 25 Giugno, 2014
Don Gallo

Il 22 maggio 2013 moriva il prete Don Andrea Gallo, un religioso che interpretava in modo autentico la parola evangelizzazione, cercando sempre un contatto e aiutando in modo sincero "gli ultimi": poveri, senza tetto, malati, tossicodipendenti, criminali. 

Ad un anno e poco più di distanza, il 26 giugno (ore 21.30) lo Spazio Alfieri di Firenze oraganizza una serata-evento nella quale saranno presentate due opere del regista Luigi Monardo Faccini: il film-ritratto Andrea dicci chi sei, prodotto da Marina Piperno e il libro Don Gallo. Ama, e fa ciò che vuoi, alla presenza dell'autore, della produttrice e delle registe Matilde Gagliardo e Silvia Lelli.

“C’è un Vangelo non ufficiale, contemporaneamente religioso e laico, al quale dovremmo abbeverarci ogni giorno. Il suo autore è un uomo, un prete e un cittadino che ha per nome Andrea Gallo. Don, per i credenti. Andrea, per i non credenti, suoi estimatori e seguaci. Un prete che per 40 anni ha detto, forte e chiaro, quello che Francesco I, Papa Bergoglio, pronuncia dal giorno della sua elezione, quasi fosse il clone di Andrea. Sono arrivati a dare del “comunista” a Bergoglio, ma ad Andrea glielo hanno dato da subito. Prete rosso, prete da marciapiede, angelicamente anarchico: tutto perché le sue affermazioni, semplici ed operative, non venissero ascoltate e messe in pratica. Nel giorno del suo funerale il cardinal Bagnasco ne mutilò il percorso evangelico, falsificandone la missione. Inviso alla Chiesa clericale, quella praticante il potere temporale più che il Vangelo, Andrea è stato dichiarato insostituibile da Doria, Sindaco di Genova. Come dargli torto. Sentite i primi movimenti del suo stare in mezzo alla gente e nelle loro sofferenze: “La mia preghiera mattutina, in chiesa, è, Dio mio, oggi dammi la forza di essere uomo, dammi la forza di essere cristiano”. Queste le parole di Luigi Monardo Faccini su Don Gallo.

In particolare, il film-ritratto Andrea dicci chi sei condensa in un’ora un'intervista girata a Genova nell'agosto 2002 quando, a don Andrea Gallo che aveva 74 anni, l’associazione culturale Ippogrifo Liguria e il Comune di Lerici assegnarono il premio Gente di strada, destinato a chi si batte contro l’esclusione. E' il racconto, semplice quanto straordinario, di un uomo che divenne sacerdote nel 1959, lasciò i salesiani e scelse la strada per applicare il Vangelo e accogliere gli ultimi. Il libro Ama, e fa ciò che vuoi, invece, restituisce un ritratto di Don Gallo nel suo contesto storico, dagli anni del noviziato genovese all’esperienza missionaria in Brasile, dal percorso educativo nella nave-riformatorio Garaventa alla Comunità Ecclesiale di Base del Carmine, dal soccorso e reinserimento dei tossicomani. La presentazione al pubblico delle due opere è oranizzata in collaborazione con Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana e Laboratorio Immagine Donna, che da oltre trent'anni organizza il Festival Internazionale di Cinema e Donne.