In passato il mondo dell’artigianato era molto legato all’uomo. I mestieri di questo settore erano ad esempio i lavori del ferro battuto, del legno, dove era difficile trovare una figura femminile.
Angela Caputi, in arte Giuggiù, ha rivoluzionato la concezione di artigiano: “Ho cercato di vedere l’artigianato classico nella dimensione moderna, stravolgendo la bigiotteria fiorentina e collegandola alla moda. Per me la bigiotteria non è un accessorio dell’abito, ma sta accanto all’abito, nello stesso contesto ed ha lo stesso valore”.
Quaranta anni fa non era facile per una donna affermarsi nel mondo del lavoro, ma la differenza rispetto ad oggi era la voglia di dare fiducia, di credere nelle persone. “Mi dicevo tutte le mattine che c’era un obiettivo da raggiungere e che lo volevo raggiungere anche con i denti”, racconta l’imprenditrice, conosciuta in tutto il mondo per i suoi bijoux d’alta moda.
Le difficoltà d’inserimento in ambito lavorativo insieme alla mancanza di aiuti concreti dallo Stato, hanno portato a consolidare in Angela Caputi l’idea di un’azienda al femminile e a crederci sempre di più. La donna ha una visione diversa del lavoro rispetto al suo collega uomo e questa può influire nello stile del management di un’azienda.
Il suo staff è composto di sole donne, essendo riuscita a creare una squadra solida che conta sul sostegno reciproco e che si basa sulla consapevolezza che le donne in gruppo sono capaci di lavorare con molta attenzione e dedizione, nonostante i problemi che possono avere nella sfera familiare e privata.
“La cosa importante è rendersi conto che le donne sono capaci di fare due o tre cose insieme. Staccandosi, ad esempio, completamente dal lavoro per la maternità rende molto più difficile il rientro. Si dovrebbero comunque tenere i contatti con il proprio impiego, in modo che alla fine del periodo di assenza la donna non si trovi a ricominciare da zero. Bisognerebbe mantenere e valorizzare al massimo quelle capacità femminili che l’uomo non ha”, afferma la Caputi.
Attualmente, per le giovani leve la difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro è sia maschile che femminile.“Qualunque tipo di lavoro può essere adatto per costruirsi una coscienza lavorativa, purché ci sia l’intenzione di imparare un mestiere. E anche la scuola in questo senso dovrebbe offrire di più”, spiega la bijoux designer. L’importante è saper scegliere un’attività che arricchisca e che insegni qualcosa.