Comincia la due giorni del summit italo-tedesco a Firenze. Stasera la cancelliera Angela Merkel arriva in città per incontrare il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Che ha scelto la sua città per un vertice internazionale rompendo la pratica usuale dell'accoglienza a Palazzo Chigi, a Roma.
Da ieri sventolano bandiere tedesche su Palazzo Vecchio e lungo via Calzaiuoli, mentre il portavoce della cancelliera Steffen Seibert dice che “Firenze è meravigliosa e ci si aspetta una serata meravigliosa, con colloqui intensi e costruttivi”.
E la Merkel parlerà a Renzi dei suoi piani nell'ambito della presidenza tedesca del G7 nel 2017. E il capoluogo toscano si candida ad ospitarlo. Evento grazie al quale dovrebbero arrivare da Roma finanziamenti per circa 200 milioni di euro.
IL PROGRAMMA DEL VERTICE - Stasera si terrà una cena esclusiva nella sala dei Gigli o delle Udienze. Poi ci sarà la possibilità di visitare gli Uffizi e il Corridoio Vasariano senza limiti di tempo. Forse la Merkel potrà visitare uno dei monumenti più famosi al mondo: il David di Michelangelo all'Accademia. Ovviamente il premier Renzi giocherà la carta del Cicerone fiorentino.
L'APPELLO DI CONFARTIGIANATO FIRENZE - Intanto il presidente di Confartigianato Firenze, Gianna Scatizzi, coglie l'occasione internazionale per dire: "Occorre che l'Europa riconosca e approvi l'obbligo di indicare il marchio 'made in' sui prodotti, così da garantirne la piena tracciabilità, come già avviene nei principali Paesi aderenti al Wto".
E chiede al premier Matteo Renzi di fare pressing sulla Merkel. "Non possiamo accettare - ha proseguito Scatizzi - che Renzi punti solamente al compromesso, limitando l'applicazione del 'Made in' a soli tre settori: tessile-abbigliamento-calzature, ceramica e mobili-arredamento, per giunta in via sperimentale (3 anni), tralasciando il resto del manifatturiero, ivi compreso l'agroalimentare che qui, in Toscana, è una punta di diamante".