Apre la Fototeca del Kunsthistorisches Institut

Dopo un breve periodo di chiusura, dalla fine di dicembre dello scorso anno, per i necessari lavori di ristrutturazione, da gennaio 2010 la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz ha riaperto le proprie porte ai ricercatori nella sua nuova sede, in Palazzo Grifoni Budini Gattai. La Fototeca è stata allestita secondo i più moderni standard in materia di tutela e conservazione dei monumenti, nel rispetto della sostanza architettonica del palazzo, costruito da Bartolomeo Ammannati nel 1561-1565 e in seguito modificato più volte. La nuova sede offre allo stesso tempo strutture ottimali per la ricerca scientifica e la custodia del patrimonio fotografico. Le fotografie della Fototeca si trovano al piano nobile del palazzo e come di consueto sono completamente accessibili in libera consultazione. Per una maggiore integrazione fra gli strumenti digitali e analogici, tutti i tavoli di consultazione sono dotati di un computer con accesso ad internet. Al piano nobile si trova anche una sala seminari utilizzata per le iniziative del KHI.
Il piano terra ospita gli uffici e le collezioni speciali; in particolare per le preziose fotografie in grande formato sono state create condizioni di conservazione ottimali. Inoltre è disponibile una biblioteca specialistica sulla teoria e la storia della fotografia, mentre un servizio di trasporto libri consente ai frequentatori di lavorare anche nella nuova sede della Fototeca con i materiali della Biblioteca del KHI.

Inaugurazione
2 marzo 2010, ore 18.30
Palazzo Grifoni Budini Gattai, Via dei Servi 51
Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino
Gerhard Wolf, Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz
Alessandro Nova, Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz
Costanza Caraffa, Direttrice della Fototeca

Conferenza inaugurale delle attività scientifiche della Fototeca
3 marzo 2010, ore 18.00
Palazzo Grifoni Budini Gattai, Via dei Servi 51
Larry J. Schaaf "I Have Captured a Shadow!" - William Henry Fox Talbot and the Conception of Photography