La città di Arezzo in attesa di celebrare nel 2011 i cinquecento anni della nascita di Giorgio Vasari, riscopre, grazie ad una mostra e ad un itinerario, il suo “Trecento”, un secolo che offre ancora oggi eccezionali testimonianze grazie all’arte di Spinello di Luca Spinelli, soprannominato Spinello Aretino, considerato uno dei maestri della pittura toscana del XIV secolo.
Spinello nato in Arezzo fra il 1350 e il 1352, secondo numerose attendibili fonti morì proprio ad Arezzo il 14 marzo del 1410.
Questa data fa si che quest’anno sia il 600mo anniversario della morte del maestro.
Arezzo, cogliendo questo occasione, offre ai suoi concittadini, ai turisti ed agli amanti dell’arte una originale mostra d’arte dal titolo “Il Duomo della Madonna - Esposizione di dipinti murali, sculture e disegni del vecchio Duomo del Pionta” , che rappresenta anche l’occasione per la riapertura di un’antica chiesa con opere provenienti dal vecchio Duomo di Arezzo e per la proposta di un percorso originale alla scoperta delle tante testimonianze lasciate da Spinello Aretino.
Lo stesso Vasari ha raccontato nelle “Vite” la figura di Spinello Aretino, considerato come uno dei più importanti artisti nell'ambito della pittura tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo. Spinello lavora non solo nell'ambito della città di Arezzo ma lascia opere nella vicina Cortona, si trasferisce poi a Firenze, a Lucca e a Pisa.
Per conoscere ed apprezzare meglio le opere dell'artista in terra aretina è in corso fino al 6 giugno ad Arezzo (via Oberdan 61) la mostra “Il Duomo della Madonna - Esposizione di dipinti murali, sculture e disegni del vecchio Duomo del Pionta”.
La mostra, realizzata grazie agli sforzi dell’Associazione Culturale Madonna del Duomo per conto della Soprintendenza di Arezzo, offre una esposizione di dipinti murali, sculture e disegni provenienti dal vecchio Duomo aretino del Pionta
All’interno dell’edificio di via Oberdan, ove è già presente un affresco staccato raffigurante la Madonna della Rosa, attribuito proprio a Spinello Aretino, proveniente dal vecchio Duomo di Arezzo, sono esposti altri cinque dipinti murali provenienti dal tabernacolo del vecchio Duomo, e normalmente esposti al Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna, un disegno di Domenico Burzi di proprietà della Fraternita dei Laici, una scultura del San Sigismondo del XIII secolo sempre proveniente dal Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna ed una riproduzione della pianta del Duomo Vecchio del Pionta di Giorgio Vasari il giovane, il cui originale è esposto agli Uffizi a Firenze.
Dalla ex chiesa di via Oberdan parte per un viaggio nel “Trecento” della città di Arezzo e nella magia dell’arte di Spinello Aretino.
Prima tappa la chiesa di San Francesco dove, nella cappella Guasconi, a destra della Cappella Bacci che custodisce gli affreschi di Piero della Francesca, Spinello ha dipinto le storie dei Santi Egidio e Michele Arcangelo, databili agli inizi del XV secolo.
Nella stessa chiesa sono presenti anche un'Annunciazione e un affresco con la Pentecoste.
Nella chiesa di San Domenico, che custodisce il Crocifisso di Cimabue, è visibile ancora un'Annunciazione, datata 1407.
Sempre in San Domenico troviamo un affresco che raffigura i Santi quali San Lorenzo e Santa Caterina, ed un grande affresco con storie dei SS. Filippo e Giacomo.
L'itinerario termina nel Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna, dove sono visibili l'affresco con Cristo in Pietà tra i dolenti, risalente al 1395 circa e un altro affresco La Trinità opera tarda dell'artista.
La mostra e l’itinerario dedicato a Spinello Aretino, a meno di dodici mesi dall’anno Vasariano, il 2011, rimettono al centro del dibattito e dell’attenzione il grande patrimonio storico-artistico di Arezzo tra il Medioevo ed il Rinascimento.