Cultura/ARTICOLO

Arezzo: il Quartiere di Sant’Andrea vince la Giostra del Saracino

Ad assistere alla vittoria dell’ambita 135° “Lancia d’oro” era presente anche la vice ambasciatrice Usa

/ Redazione
Lun 4 Settembre, 2017
Giostra del Saracino - © Giostra del Saracino

È stato il quartiere di Porta Sant’Andrea ad aggiudicarsi domenica 3 settembre la 135° Lancia d’oro, l’agognato trofeo che va ai vincitori della Giostra del Saracino, principale rievocazione storica della città di Arezzo, dedicata quest’anno all’architetto Dante Viviani e realizzata dallo scultore bergamasco Ugo Riva. La Giostra, super blindata per motivi di sicurezza, è stata caratterizzata da una serie di carriere rapide che i quattro quartieri (Porta Sant’Andrea, Porta Santo Spirito, Porta del Foro e Porta Crucifera) hanno condotto a tratti in mezzo ai consueti “disturbi” dei quartieristi della piazza ma senza episodi particolari. In tribuna, accanto al sindaco Alessandro Ghinelli, anche Kelly Degnan, vicecapo missione dell'Ambasciata Usa a Roma.

La Giostra è una rievocazione storica in costume medievale, che si svolge ad Arezzo dal XIII secolo. La competizione è di spiccata impronta cavalleresca, e consiste nel colpire un bersaglio posto sullo scudo del Buratto (un automa girevole che impersona il "Re delle Indie"), con un colpo di lancia al termine di una corsa a cavallo. Il tutto evitando di farsi colpire dal mazzafrusto, imbracciato dal Buratto stesso, il quale viene azionato da un meccanismo a molla.

In principio, probabilmente, questo cavalcare contro un fantoccio era a tutti gli effetti un esercizio militare, via via divenuto una manifestazione di prodezza nella quale si sfidavano i cavalieri durante particolari celebrazioni. Di tornei cavallereschi e giostre in Arezzo parla espressamente anche Dante Alighieri, all’inizio del XXII canto dell’Inferno.

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