Innovazione/ARTICOLO

Arriva da Firenze lo spettrografo del più grande telescopio del mondo

Alla guida del team incaricato di progettare il sistema ad altissima risoluzione c’è un docente dell’Ateneo cittadino

/ Redazione
Ven 25 Marzo, 2016
telesocio

È partito lo studio per la progettazione dello spettrografo ad alta risoluzione che equipaggerà il più grande telescopio al mondo, lo European Extremely Large Telescope (E-ELT): uno strumento capace di spingersi fino ad analizzare i flebili segnali che arrivano da pianeti extrasolari, alla ricerca di tracce di vita simili alla nostra. E a capo del consorzio di enti che studierà l’apparecchiatura ci sarà Alessandro Marconi, docente del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze. Il consorzio HIRES (High Resolution Spectrograph), è nato ufficialmente lo scorso 22 marzo con l’accordo firmato tra l’Istituto Nazionale di Atrofisica e l’Osservatorio Europeo Australe, nella sede dell’Osservatorio astrofisico di Arcetri.

“Immaginate di avere una macchina di formula uno – commenta Alessandro Marconi – equipaggiata con le ruote di una bicicletta. A quanto potreste spingerla veramente? Non certo fino ai suoi veri limiti. Lo stesso vale in astronomia: non basta avere a disposizione telescopi sempre più grandi e complessi, occorrono strumenti sofisticati in grado di analizzare con grandissima precisione i segnali raccolti. HIRES – continua il ricercatore – è uno strumento dalle enormi potenzialità scientifiche. Lo spettrografo lavorerà simultaneamente a lunghezze d’onda della radiazione visibile e infrarossa, una proprietà che consentirà di realizzare indagini estremamente dettagliate su singoli oggetti celesti. HIRES permetterà agli astronomi di studiare le atmosfere di pianeti intorno ad altre stelle, alla ricerca di tracce che possano indicare la presenza di attività biologica, o indagare l’evoluzione delle galassie, oppure identificare la natura e le caratteristiche della prima generazione di stelle nell’universo primordiale. Ma anche determinare se alcune delle costanti fondamentali della fisica e che regolano i processi alla base dell’evoluzione dell’universo, possano invece cambiare con il trascorrere del tempo”.

Il consorzio che effettuerà lo studio comprende oltre 30 istituti di ricerca di 12 nazioni europee e sudamericane. Con i suoi 39 metri di apertura, E-ELT sarà il telescopio ottico e infrarosso più potente mai costruito e sarà posizionato sul Cerro Armazones, nel deserto cileno di Atacama.