Cultura/ARTICOLO

Arriva il nuovo Museo di Carrara dedicato a Michelangelo

L’ottocentesca Villa Fabbricotti situata nel Parco della Padula ospiterà dal 2 giugno il 'CARMI Museo Carrara e Michelangelo'

/ Redazione
Ven 11 Maggio, 2018
Villa Fabbricotti

Carrara, Michelangelo e il marmo questi i tre protagonisti che costituiscono il trait d’union del nuovo CARMI Museo Carrara e Michelangelo che sarà inaugurato il 2 giugno. Per la prima volta viene interamente dedicata una sede espositiva al peculiare rapporto di Michelangelo con il territorio, un rapporto viscerale, continuativo e intimo alla base dei capolavori che conosciamo e nella cui conoscenza il visitatore è introdotto attraverso diversificate testimonianze. Le sei sale tematiche del piano nobile di Villa Fabbricotti a Carrara propongono un percorso con riproduzioni, quale il Mosè in scala 1:1, ologrammi, come il David che prende vita in una stanza, video, pannelli, immagini, fotografie, stampe fac-simili, documenti storici dall’Archivio di Stato di Massa, che mettono in luce le implicazioni di Michelangelo con la città e il suo marmo.

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Alcune opere originali di Antonio Puccinelli come ‘Michelangelo alle cave’ del 1860/65 concessa in prestito dalla Provincia di Massa Carrara e quattro litografie di Sergio Vatteroni risalenti agli anni 1925-28 in prestito dall’Accademia delle Belle Arti di Carrara, vanno a documentare la tematica e sugellano il rapporto d’elezione dell’artista con il marmo. A impreziosire l’elenco dei prestiti anche alcune opere grafiche come due disegni di anonimo del XVII secolo relativi a ‘Misseglia’ e Torano e due di Saverio Salvioni risalenti al 1810 gentilmente concessi dall’Archivio di Stato di Massa.

La scultura sopra tutte le arti è comunque la prediletta e il percorso si concentra sulla figura di un Michelangelo scultore-architetto che praticando in modo eccelso la pittura ne contempla comunque la derivazione dall’arte scultorea. A testimonianza di ciò, i video proiettati sulle Pietà e i celebri contributi di Giacomo Manzù, Carlo Ludovico Ragghianti, Luigi Moretti e Michelangelo Antonioni che rivelano ancora una volta la portata dell’eredità artistica e culturale di Michelangelo, se non la vera e propria venerazione da parte degli artisti del Novecento, insieme alla ravvicinata e profonda attenzione che la critica d’arte più raffinata e innovativa ha riservato all’artista.

Viene indagata anche la contemporaneità e Michelangelo, con facsimilari pregevolmente realizzati sono presenti nel museo artisti come Rothko, Le Corbusier, Arata Isozaki e Robert Venturi con il suo vassoio originale ispirato alla romana Piazza del Campidoglio (1983-85). Ma già prima, le due gigantografie della Pietà Vaticana e della Pietà di Jean Fabre (2011) accolgono il visitatore nel pianerottolo intermedio, ai lati dello scalone. Al pian terreno tre stanze saranno dedicate a mostre temporanee e all’esposizione, che si rinnoverà annualmente, di alcuni gessi dalla Collezione Lazzerini di proprietà della Scuola del Marmo di Carrara, e dalla gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Il percorso si snoda poi e prosegue fino al seminterrato attraversando uno spazio bar e due sale dedicate alla didattica. Qui è prevista l’esposizione del materiale dal film Il Peccato. Una visione di Konchalovsky dedicato al genio con diciotto foto di Sasha Gustov, celebre maestro della fotografia, teca con i costumi di scena utilizzati, attrezzi e proiezioni video della pellicola. Intorno, il parco in fase di riqualificazione, rappresenta un museo a cielo aperto con opere tra gli altri di Merz, Mainolfi, Parmeggiani e Morris.

Il CARMI è stato realizzato grazie alla collaborazione del Comune con Regione Toscana, Università degli Studi di Firenze e Accademia di Belle Arti di Carrara e ospiterà anche un centro studi e ricerche su Michelangelo di prossima fondazione. Il catalogo, curato da Emanuela Ferretti e Davide Turrini, sarà pubblicato nel mese di settembre 2018.

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