In arrivo tre statue nel parco dell'Ospedale Meyer, le nuove opere raffigurano una famiglia di giraffe e hanno trovato casa nel noto ospedale pediatrico di Firenze. Le opere sono state realizzate dall'artista Sedicente Moradi intrecciando i legni portati dal fiume. Oggi, nella Giornata mondiale della giraffa, il Meyer ha voluto celebrare il lieto arrivo con una piccola festa a cui hanno preso parte Alberto Zanobini, direttore generale del nosocomio e Cristina Giachi, vicesindaco del Comune di Firenze.
La storia di questa famiglia comincia nel maggio del 2016. La prima ad uscire dalla fantasia, e dalle abili mani, di Moradi è stata 'Giraffina', la piccola di casa. La scultura, insieme ad altre, ha trascorso i suoi primi giorni di vita lungo il tratto di Arno che sta sotto la torre di San Niccolò. Poi, a causa di un crollo, è stata spostata sotto il ponte di Santa Trinita ma una notte di novembre la giraffa è stata portata via dall'Arno in piena: le ricerche sono state inutili. E quando ormai la speranza di ritrovarla era andata perduta, la statua è riapparsa, due mesi dopo, a due ponti di distanza, in perfette condizioni. Ed è così che nella fantasia dell'artista, la sua creatura è diventata il simbolo della rinascita dopo una malattia. L'anno dopo la decisione di allargare la famiglia. Ed è così che, sul lungarno che costeggia il quartiere di San Niccolò, è nata anche la mamma, con il collo sempre proteso a cercare la sua cucciola. Alle porte dell'inverno, per evitare che le statue finissero travolte dalla piena, l'artista ha cercato una nuova casa per le sue creature.
A rispondere all'appello, è stato il Meyer. Ed è così che Moradi ha deciso di dare vita anche all'ultimo, ma non meno importante componente della famiglia: il babbo. A trasportarle al Meyer ci ha pensato Publiacqua, che ha anche contribuito a realizzare il progetto dell'artista. In occasione della cerimonia di inaugurazione, nella ludoteca del Meyer, l'artista ha tenuto un laboratorio per i bambini, donando loro un libro che ripercorre la storia di questa dolcissima famiglia.