Tre padri del Rinascimento "sbarcano" in Scandinavia. E' quello che succede con la mostra "E luce fu", che si aprirà sabato prossimo a Goteborg in Svezia. Fino al 15 agosto in mostra opere di Leonardo, Michelangelo e Raffaello, messe in relazione con artisti moderni del calibro di Andy Warhol. Tra le novità anche il "Profilo di giovane dama" o "La bella principessa", capolavoro attribuito recentemente a Leonardo che viene presentato in anteprima mondiale. Presente anche una copia a grandezza naturale del David di Michelangelo.
La mostra - sotto l'Alto patronato del presidente della Repubblica e del segretario di Stato della Santa Sede - è curata da Francesco Buranelli, già direttore dei musei Vaticani e segretario della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, e da Alessandro Vezzosi, direttore del museo ideale di Leonardo da Vinci. Proprio Vezzosi ha esaminato accuratamente il "Profilo", attribuito a Leonardo da alcuni studiosi di chiara fama come Martin Kemp, Carlo Pedretti, Cristina Geddo, Mina Gregori. E' un ritratto su pergamena di una giovane donna, di provenienza sconosciuta, ritenuto la più significativa scoperta dopo quella della "Dama con l'ermellino".
Oltre al 'Profilo', in mostra ci saranno 60 opere antiche e 17 di artisti moderni, di cui dieci esposte per la prima volta. Quelle provenienti dall'Italia sono partite ieri mattina da Pisa con un aereo riservato.
Il percorso espositivo inizia con un big bang "a rebours": indietro nel tempo dal 2010 al XV secolo, e si conclude con un viaggio di ritorno dal Rinascimento al presente. Si parte dalle opere originali, con esempi di grandi maestri e comprimari, nelle diverse tecniche e discipline: pitture (su tavola e su tela), disegni su fogli sciolti e codici manoscritti (dall'arte alla scienza, dalla tecnologia all'architettura), incisioni (dal bulino alla xilografia), sculture (in pietra, bronzo e terracotta), edizioni. Vi si aggiungono le varie tecniche dell'arte moderna e contemporanea, facendo emergere l'attualità dell'antico.
Vengono inoltre esposte, spesso per la prima volta, opere inedite o praticamente sconosciute, facendole emergere anche da inaccessibili collezioni private di Austria, Inghilterra, Italia, Svizzera, Usa. La mostra presenta anche una parte multimediale, con ricostruzioni di opere, macchine e invenzioni con modelli in 3D che ne spiegano il funzionamento, manoscritti da sfogliare digitalmente, e poi touch-screen, e test psico-percettivi cui sottoporsi nell'osservazione delle opere.
Non manchera' il rifacimento del David a grandezza naturale, realizzato a Carrara sotto la direzione di Luciano Massari, che affianchera' un blocco di marmo di 40 tonnellate simile a quello da cui Michelangelo estrasse il suo capolavoro.