Il primo semestre 2010 risulta ancora critico per l'artigianato toscano. La performance peggiore va al settore dell'edilizia
/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Ben lungi dall'essere riemerso dalla congiuntura negativa mondiale dunque, l'artigianto continua a perdere anche se meno dell'anno scorso, sia in termini di fatturato sia nel numero di addetti e di imprese. Notizie più confortanti invece sul versante degli investimenti. Sono i risultati dell'indagine dell'Osservatorio regionale toscano sull'artigianto realizzata dal Unioncamere, con Regione, sindacati, Cna e Confartigianto. La performance peggiore se la aggiudica l'edilizia, con picchi negativi nelle provincie di Prato, Grosseto e Firenze, mentre le flessioni meno decise si registrano nei servizi e nel manifatturiero, con in testa Lucca e Firenze, bene anche il sistema moda che si conferma il settore che meglio regge ai colpi della crisi. 'Indispendabile il ruolo del credito', commenta Roberto Nardi, delegato di Unioncamere per l'Artigianato, ma il problema e' anche costituzionale: con l'inizio del 2010 torna ad emergere la relazione negativa fra fatturato e dimensione aziendale, dove a soffrire maggiormente risultano le imprese piu' piccole, quelle da 1 a 5 addetti.
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