La Toscana balza al secondo posto in Italia per l'applicazione dei lea, i livelli essenziali di assistenza. Metaforicamente potremmo dire che si appunta al petto la medaglia d'argento a pari merito con il Veneto, mentre sul podio più alto rimane stabile l'Emilia Romagna. La classifica che mette in fila la Regioni italiane per il 2012, salta fuori dal rispetto dei parametri dettati dal ministero della Salute sulle prestazioni base che devono essere assicurate ai cittadini. Si prendono in considerazione le attività di prevenzione, come vaccinazioni e screening, i criteri di cura, valutando la durata dei ricoveri, l'appropriatezza degli interventi e la loro qualità, l'assistenza farmaceutica e altro ancora.
La Toscana ha risposto con appropriatezza a tutte le richieste del ministero con cinque “adempienze con impegno”. Nel senso che l'assessore Luigi Marroni ha già chiarito come vanno le cose in settori segnalati come più carenti. Tra questi: l'assistenza domiciliare e residenziale, il percorso nascita e quello delle cure palliative. Una seconda posizione, dunque, che per la Regione ha il sapore della rivincita visto che tiene conto degli sforzi fatti negli anni precedenti. Ed è anche un bel salto in avanti dal momento che nel 2011 la Toscana era posizionata in sesta posizione dietro a Emilia, Lombardia, Umbria, Veneto e Piemonte.