Atletica, Artuso intramontabile: 800 metri d'oro

Elisabetta Artuso conquista il settimo titolo italiano della sua carriera sulla pista di Ancona: il quinto indoor, a sei anni di distanza dall’ultima volta, proprio nel capoluogo marchigiano. Un premio alla tenacia della forestale grossetana, che all’alba dei 37 anni (li compirà tra due mesi) si è dimostrata più forte degli infortuni degli ultimi giorni. Con questo titolo, l’atleta di Castiglione della Pescaia diventa anche l’atleta più vincente di sempre sugli 800 metri nella storia degli Assoluti indoor.

“Era troppa la voglia di esserci, di far bene – dice la campionessa - e pensare che ho rischiato di compromettere tutto con una distorsione alla caviglia, quattro giorni fa in allenamento: ma non potevo mancare questa gara. Sapevo che era una grossa occasione, da cogliere al volo. La maglia tricolore? Fa davvero un bell’effetto indossarla di nuovo dopo qualche anno. Nell’ultimo periodo ho sempre avuto buone sensazioni e in generale posso dire che, da un paio di anni a questa parte, sto affrontando l’atletica in modo diverso: sono più tranquilla, sento meno lo stress della competizione, ma ho tanta voglia di correre ed è quella che mi fa andare avanti”.

Elisabetta ha incontrato oggi l’assessore allo sport del Comune di Castiglione della Pescaia, David Bulleri, e il vicesindaco Sandra Mainetti che hanno espresso alla campionessa il loro orgoglio per un’altra vittoria tanto voluta e sofferta: “Elisabetta rappresenta per noi un altro orgoglio di questo paese ed è l’esempio da seguire per tutti i giovani”.

Elisabetta Artuso, residente a Castiglione da 13 anni, organizza corsi di atletica ai ragazzi della scuola media, insieme al professore di educazione fisica Riccardo Bonari: “Vorrei che l’atletica leggera diventasse per questi ragazzi uno stile di vita, uno strumento per crescere e formarsi in maniera sana e pulita. Per questo mi piace molto insegnare a loro e trasmettergli la mia esperienza e le mie emozioni quando corro. Non c’è niente di più genuino secondo me. Oltretutto questi giovani hanno la fortuna di essere nati in un luogo bellissimo, vocato allo sport e ad essere vissuto all’aria aperta come nessun altro. Questo dovrebbe essere uno stimolo in più per dedicarsi con impegno all’atletica seguendo il mio esempio”.