Bambini senza valigia. Si chiama così il libro che racconta il lavoro dello Spazio Famiglia del Comune di Arezzo. Dodici storie che parlano di affidi e adozioni. Dall'abbandono da parte della madre alla serenità ritrovata con i genitori non biologici. Testimonianze che confermano l'attenzione di una comunità verso chi è solo puntando sulla voglia di riscatto.
Il volume - curato da Claudio Repek, Antonella Bacciarelli e Marco Caneschi del servizio comunicazione dell'ente comunale - è stato pubblicato nelle edizioni del consiglio regionale.
Alla presentazione, che si è tenuta a palazzo Bastogi a Firenze, c'era anche la consigliera regionale Lucia De Robertis: “Le storie di affidi e di adozioni raccontate in questo volume testimoniano che esiste una grande attenzione all’infanzia da parte dei cittadini, dei servizi pubblici e delle istituzioni. In modo particolare questo libro ci aiuta a capire il duro, bellissimo e misconosciuto lavoro dello Spazio Famiglia del Comune di Arezzo. Un esempio sul quale riflettere”.
E' intervenuta anche la Garante per l’Infanzia e l’adolescenza Grazia Sestini: “Il libro è la testimonianza del buon lavoro. Qualunque sia il percorso che decideranno di intraprendere i ragazzi, abbiamo offerto loro la possibilità di avere un ambiente accogliente. L’auspicio è che sempre più famiglie siano disponibili ad accogliere chi è solo”.
Tre le sezioni in cui è diviso il volume: una prima parte contiene storie di bambine e bambini, di giovani e adulti, che aiutano a capire un mondo poco conosciuto. La seconda parte è dedicata ai dipendenti del Comune di Arezzo che lavorano allo Spazio Famiglia. La terza sezione è aperta a chi ha ruoli istituzionali. Amministratori pubblici, magistrati, politici, figure di garanzia.