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Banda larga in tutta la Toscana entro il 2015, Bugli ottimista

Bugli annuncia la banda larga in tutti gli angoli della Regione Toscana entro il 2015 e passa la palla alle compagnie telefoniche

/ Redazione
Lun 10 Novembre, 2014

Entusiasmo per tutti gli utenti toscani che possiedono e utilizzano ancora la linea fissa per il telefono di casa e, soprattutto, per la connessione ad Internet. Quando metteranno le offerte adsl a confronto, infatti, essi potranno finalmente optare per una connessione ultra veloce dimenticando i vecchi 56 kb/s e navigando sulla cosiddetta banda larga.

Banda larga in tutta la Toscana è proprio quanto annunciato da Vittorio Bugli, l’assessore regionale ai sistemi informativi e alle strutture tecnologiche, in occasione del Pisa Internet Festival dello scorso mese. Contenuto nell’agenda digitale dell’iniziativa, d’altronde, era proprio un dibattito sulle tecnologie al servizio dei consumatori privati, dei pubblici e delle aziende sul territorio.

"La Toscana, ora lo possiamo dire”, ha espresso Bugli con ottimismo “ha vinto la sfida con il digital divide ed entro il 2015 porteremo ovunque la banda larga, anche nelle aree più remote del territorio". Una promessa quindi, che lascia ben sperare i cittadini, sempre più affezionati e abituati all’uso del web ormai essenziale per molte attività quotidiane.

Presente e attivo nel dibattito anche il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi che è intervenuto ricordando come il sistema di Internet sia, ad oggi, di massima importanza e crucialità per una regione che voglia svilupparsi al meglio: il "mondo di internet e della rete è un nodo politico di dimensione globale e noi dobbiamo far entrare nella politica questo tema”.

“In Europa”, d’altronde, continua il sindaco della città ospite dell’Internet Festival, “si sta discutendo di austerità e strade nuove per la crescita, io penso che dovremmo creare massa critica, una sorta di piano Marshall con una azione di volontà politica fortissima", portando la Regione Toscana al focus dello sviluppo digitale.

"Alle città”, infatti, sottolinea ancora Filippeschi, “interessa molto capire come si giocano le grandi partite, i finanziamenti europei per la ricerca e quanti e quando saranno i finanziamenti europei 2014/2020" precisando che esiste "un club di città che è un po’ più avanti delle altre e bisogna avere il coraggio di essere selettivi e di avere la possibilità di individuare alcune città per creare esperienze pilota e modelli di sviluppo".

Il sindaco di Pisa, insomma, pone in evidenza come lo scenario Toscano sia estremamente fertile e reattivo alle intenzioni di sviluppo digitale e tecnologico e come alcune città siano già preparate per il confronto a livello nazionale e europeo, nonché strutturalmente predisposte per lo sviluppo tecnologico e in primis per accogliere la tanto desiderata banda larga.

Aggiunge infatti Bugli, ricordando, in nome della Regione, come “dal 2007 abbiamo investito circa 60 milioni di euro e per il 2015 ce ne sono altri 15 per dare continuità ai nostri interventi consentendoci di portare a termine il programma di copertura tecnologica”.

L’assessore ribadisce, infatti, insieme agli sforzi della Regione, la sua promessa ai cittadini: “noi le infrastrutture, le autostrade digitali, le abbiamo realizzate ora spetta ai gestori telefonici accendere le centraline". Qualora mancasse la banda larga, insomma, spetta alle compagnie telefoniche giustificarsi nei confronti delle istituzioni e, nondimeno, dei consumatori.