"Bandiere Arancioni" in festa Vetrina per i piccoli borghi

E' il 9 ottobre la Giornata delle Bandiere Arancioni: una giornata di festa con attività e visite aperte a tutti in 94 Comuni che possono vantare il 'titolo'. Sino a oggi sono state assegnate 184 Bandiere Arancioni a piccole località dell'entroterra con meno di 15 mila abitanti, distribuite in tutte le Regioni italiane, che si sono distinte per un'offerta turistica di eccellenza, una gestione del territorio rispettosa delle tipicità locali, la scrupolosa attenzione all'ambiente e le innovative esperienze di sviluppo territoriale.

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"Con i comuni Bandiera Arancione - ha spiegato oggi, nel corso di una conferenza stampa, Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano (Tci) - vogliamo evidenziare che l'Italia é unitariamente caratterizzata da forti identità plurali che danno come risultato l'immagine di un Paese diverso e dinamico".

La Giornata delle Bandiere Arancioni, ideata dal Tci (l'iniziativa delle Bandiere Arancioni risale invece al 1998), si svolge sotto l'Alto patronato del presidente della Repubblica con il patrocinio del ministero dei Beni Culturali e del ministero del Turismo con il supporto del Cobat (Consorzio nazionale raccolta e riciclo) ed Ecolamp (Consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione. "Negli anni 70 il presidente della Fiat, Gianni Agnelli, quando arrivavo a Cernobbio, diceva: 'ecco l'amico degli stracciarolì, alludendo al tifo che facevo per Prato e Sassuolo - ha ricordato il presidente del Censis, Giuseppe De Rita - ma io gli facevo notare che le due cittadino compensavano la bilancia negativa di altri settori, tra cui l'automobilistico. Quello che tiene in piedi l'Italia non sono solo i distretti industriali - ha concluso De Rita - ma i borghi, la cui realtà é assolutamente straordinaria".

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