Il bronzo di Matteo Betti, conquistato nella spada maschile categoria A, è la prima medaglia toscana alle Paralimpiadi in svolgimento a Londra. Si tratta di un risultato storico per l'Italia perchè è anche il primo podio da quando la scherma italiana ha avviato la completa integrazione della disciplina.
L'atleta senese ha sconfitto nella finale per il terzo posto il russo Yusupov con il punteggio di 15-10.
Matteo Betti nasce a Siena il 26 novembre 1985, contrada del Nicchio, ma vive ormai da lungo tempo a Roma avendola scelta come sede di allenamento. Nonostante sia stato colpito da emiparesi dopo un'emorragia celebrale in sala parto non ha mai rinunciato a coltivare la sua passione per la Scherma sin dall'età di 5 anni. Ha tirato di scherma in piedi dal 1991, poi nel 2005 ha scoperto la versione in carrozzina.
Ha iniziato con la Scherma per divertimento, poi dal 2005, dopo aver vinto inaspettatamente un Oro ed un Argento ai campionati italiani, il Bronzo a squadre ai Campionati Europei e, nel 2006 l'Argento a squadre ai Campionati Mondiali ha capito che poteva investire sul serio sulle sue enormi potenzialità di schermidore che tra il fioretto e la spada predilige il primo, che sente più vicino alle sue caratteristiche di "tiratore riflessivo".
Partecipa alle Paralimpiadi di Pechino ma il quinto posto nel Fioretto e il settimo posto nella Spada gli stanno un po' strettie nel quadriennio che lo porta a Londra 2012 conquista la medagli di Bronzo individuale sia nel Fioretto sia nella Spada ai Campionati Mondiali di Parigi 2010 mentre nel 2009 e nel 2010 si aggiudica la classifica finale della Coppa del Mondo di Fioretto ed ottiene il terzo posto in quella di Spada.
"Una grande emozione per questo risultato - ha commentato l'assessore al welfare e allo sport Salvatore Allocca - perchè ci aspettavamo una grande prestazione da Matteo. Mancano ormai pochi giorni alla conclusione delle Paralimpiadi e possiamo davvero essere soddisfatti per come si sta comportando la squadra azzurra. L'unico piccolo rammarico è il diverso trattamento, sia economico che mediatico, riservato per questi ragazzi e ragazze. É il solito ritornello che si ripresenta ogni quattro anni e ritengo ingiusta questa disparità perchè soltanto chi ha fatto o fa sport può sapere che non c'è differenza nei sacrifici che si fanno per arrivare a determinati livelli".
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Betti bronzo toscano alle Paralimpiadi
Vince nella spada maschile categoria A

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