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Bollette in ritardo, ecco come evitare le more

Spesso le bollette di acqua, luce e gas arrivano in ritardo, con conseguente morosità a carico del consumatore: ecco come tutelarsi

/ Redazione
Gio 16 Aprile, 2015

Le bollette di acqua, luce e gas sono spesso fonte di problemi per gli italiani. Sono molti infatti quelli che, dopo aver trovato l’offerta più idonea alle proprie esigenze, magari utilizzando il servizio di comparazione delle offerte di energia di SuperMoney, si ritrovano a pagare gli interessi di sollecito e di mora sulle fatture. Nella maggior parte dei casi, la colpa non è del consumatore, ma del servizio postale che recapita la bolletta a pochi giorni dalla scadenza, rendendo così difficoltoso il pagamento entro i termini stabiliti.

Un mercato pieno di insidie

AEEGSI, autorità garante in merito, avverte che se la bolletta viene pagata dopo la scadenza, il fornitore può applicare gli interessi di mora per i giorni di ritardo con un tasso pari a quello fissato dalla Bce, aumentato del 3,5%. Per aiutare i cittadini a orientarsi in questo mercato ricco di insidie, Confconsumatori ha progettato corsi con slide e opuscoli per chiarire gli ambiti di voltura, cambio gestore, passaggio al mercato libero, eventuali guasti e problemi con la fatturazione.

Marco Festelli, Presidente di Confconsumatori Toscana afferma che i cittadini incontrano problemi nella lettura delle bollette, non riuscendo a capire il costo reale di 1 kilowatt di Energia o di 1 metro cubo di Gas. Le tariffe Flat sono rischiose in quando nonostante offrano un costo ridotto hanno una durata limitata, ed è facile fare confusione quando cambiano i prezzi. I consumatori temono di ricevere conguagli mastodontici, soprattutto con acqua e gas, dove vi è il problema di effettuare letture manuali.

Le bollette con conguaglio

Per quanto concerne la fornitura idrica e di gas, c’è infatti l’obbligo di effettuare due letture all’anno, altrimenti arrivano cifre esorbitanti da pagare. Nel caso del gas, il conguaglio fa riferimento ad una media dei costi solitamente, ma non potendo rilevare un consumo preciso in un determinato periodo temporale, si rischia di pagare una bolletta alta nonostante non si abbia consumato molto. Un altro fattore che spaventa i cittadini è quello delle perdite occulte, evitabile controllando bene la chiusura dei rubinetti e verificando che i contatori siano realmente fermi.

L’AEEGSI specifica invece l’iter che si verifica se un cliente non paga le bollette. Prima della sospensione della fornitura viene applicata una diminuzione della potenza del 15%. Dopodiché, trascorsi 15 giorni, avviene la cessazione del servizio. La società fornitrice non può comunque sospendere la fornitura prima di 3 giorni lavorativi a partire dall’ultimo giorno utile indicato nella raccomandata di messa in mora.

Con un contratto a Maggior Tutela invece la fornitura non può essere sospesa, in quanto, afferma l’autorità garante, “Se l'importo non pagato è inferiore o uguale al deposito cauzionale e comunque inferiore all'importo medio stimato delle precedenti bollette oppure se il mancato pagamento riguarda servizi diversi dall'energia elettrica (per esempio il gas) forniti dalla medesima impresa multiservizio”.