Cultura/ARTICOLO

Borderline in scena con "Brainstorming"

Giovedì 29 novembre al Teatro Quartieri di Bagnone

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Giovedì 29 novembre alle 21, presso il Teatro Quartieri di Bagnone (MS), nell’ambito di DotLine – la rete della danza contemporanea in Toscana – vanno in scena i Borderline in Brainstorming e la Compagnia Arearea in Nec Nec.

Brainstorming:
in uno spazio-tempo indefinito, due danzatori viaggiano in instabile equilibrio tra la luminosità e il suo contrario, il movimento e la quiete, il suono e il silenzio, la presenza e l'assenza. Due danzatori all'unisono, non semplicemente sincroni, ma capaci di intrecciare infinite variazioni sullo stesso movimento, di rompere e di ritrovare continuamente le simmetrie, di apparire l'uno e il suo doppio, di perdersi l'uno nell'altro tra competizione e sensualità. Brainstorming, letteralmente “tempesta di cervelli” e metodo di sviluppo di un processo, nasce dalla necessità di lavorare sul linguaggio della rappresentazione. Lo spettacolo parte dalla conclusione che il mondo e la vita non rivelano più il loro senso e che bisogna considerare la creazione non come la rappresentazione di una precisa drammaturgia, ma come il tentativo di un’organizzazione provvisoria/possibile che l'artista impone agli elementi raccolti in una realtà che gli appare inizialmente caotica. Ma è lo stesso caos che dà vita ad interazioni e a nuove liturgie della relazione. L'intrecciarsi delle presenze, fra io e noi, fra l'attualità della percezione e lo stupore della memoria, costituisce la trama elementare di queste micro-drammaturgie. Così, danzatore e spettatore condividono lo stesso processo e sono protagonisti di uno stesso privilegio: l'accresciuta percezione della realtà (P. Brook) e il tema del testo diventa titolo dell'esperienza, rievocando e sollecitando situazioni e condizioni di racconto e di interpretazione.

Nec Nec
: «Nec sibi enim quisquam tum se vitamque requirit, Nec desiderium nostri nos afficit ullum» [Allora nessuno si inquieta né della vita né di se stesso, né ci rimane alcun rimpianto di noi] (Lucrezio). Nec nec si inserisce all'interno del progetto Il Libro di Carne – studio sulla genealogia del corpo, come un tassello, un inciso, uno studio aperto sulla multiformità del corpo. Nec Nec mostra un’incompiutezza, un’ambiguità. Nec Nec, ovvero, Né questo Né quello: Né una donna, Né un cavallo; Né una sposa, Né un fantoccio; Né sì, Né no; Né capo, Né coda… Sulla scena una figura femminile doppia indaga le sue diverse nature, senza venirne a capo, gioca con le sue contraddizioni senza trovarne la coda. La sua non è una metamorfosi, piuttosto la convivenza di trame differenti. Lei sa che il groviglio è una necessità creativa e che gli strappi di un tessuto regolare sono l'unica possibilità di cambiamento.

Per informazioni: www.dotlinedanza.it