Compie trent’anni la Borsa del Turismo Congressuale, il più grande evento italiano del settore che si terrà martedì 11 e mercoledì 12 novembre alla Fortezza da Basso di Firenze con numeri da record: buyer da trenta Paesi, espositori trasversali alla filiera di cui 28 toscani, 26 sessioni formative.
Per due giorni il capoluogo toscano sarà al centro della "meeting industry" nazionale, un comparto che vale oltre 15 miliardi di euro e da lavoro a quasi 300mila addetti, di cui 190mila dipendenti a tempo pieno e 98mila professionisti autonomi.
Inoltre l'industria dei congressi e degli eventi ha aumentato di 97 milioni di euro la produzione delle aziende agricole, di 3,65 miliardi quella delle aziende industriali, di 6,9 miliardi quella degli alberghi e di 4,9 miliardi quella dei ristoranti.
"La Borsa del Turismo Congressuale è un evento unico di incontro tra operatori creando opportunità importanti di lavoro a partire dal territorio regionale, lo dicono le cifre – ha sottolineato l'assessore alla cultura e turismo della Toscana, Sara Nocentini – la Regione vuole dare a partire dall'anno in corso segnali importanti al mondo del turismo congressuale. Abbiamo lavorato all'organizzazione di un coordinamento toscano dei Convention Bureau, stiamo lavorando ad una mappa dei soggetti che già operano e per l'inizio del 2015 adotteremo un bando a sostegno delle imprese e degli enti locali che vogliono fare squadra sui territori per ospitare fiere, mostre e congressi".
La fiera fiorentina inoltre ospiterà per la seconda volta il Politicians Forum, che debuttò con grande successo nell'edizione 2013, che ha l'obiettivo di illustrare a politici e istituzioni il valore del settore congressuale e degli eventi per le singole destinazioni e per il Paese, al di là degli stessi benefici turistici. Verrà nell'occasione presentato il Libro Bianco del Congressuale Italiano, il documento promosso da Federcongressi&eventi e BTC e realizzato da Meeting Consultants, con cui le imprese del settore congressuale delineano il posizionamento della destinazione Italia sul mercato internazionale degli eventi, ne analizzano le criticità ed evidenziano le azioni concrete che le amministrazioni pubbliche possono intraprendere per sostenere lo sviluppo del comparto.