Fortemente voluta dalla Regione Toscana, torna a Firenze la Borsa del Turismo Congressuale dopo essere stata per cinque anni tra Roma e Rimini. La fiera del mercato degli eventi e dei congressi, unica nel panorama del Belpaese, cerca una via di rilancio per un settore che risente della crisi economica e di una incapacità tutta italiana di fare sistema.
“Il modello fiera – ha detto Paolo Audino, amministratore delegato di Exmedia-BTC – è un momento insostituibile di analisi della situazione soprattutto qua a Firenze dove gli operatori sono pienamente operativi e s'incontrano per fare affari. Il turismo dei congressi è un settore molto grande, ma costituisce il business principale solo per pochi. La fiera può servire ad allargare il giro”.
L'Italia ha pochi convention bureau, uffici appositi che lavorano all'organizzazione dei convegni. Firenze ce l'ha, mancano però a Milano e Roma. Succede così che i grandi meeting internazionali trovino casa in Austria, in Spagna. Per questo la Toscana si pone come motore di rilancio del settore a livello nazionale e non solo.
“La Toscana – ha sottolineato Cristina Scaletti, assessore regionale al turismo - crede convintamente nel MICE e investirà sugli eventi per riportare il settore in regione a livello degli standard internazionali. Nel frattempo occorre esercitare uno sforzo comune e coordinato sul governo perché riporti quell'attenzione sul turismo che ora manca, perché gli investimenti sul turismo sono prioritari per far ripartire l'economia, l'occupazione e la reputazione del Paese. ENIT è già cambiata, ora deve cambiare l'atteggiamento complessivo".
Le ha fatto eco il presidente Enrico Rossi che in un libro presentato oggi alla Btc scrive: “La Toscana ha iniziato a fare la propria parte investendo sull'accessibilità”. Il governatore si riferisce al progetto di integrazione aeroportuale, alle nuove corsie autostradali, e al progetto di stazione ferroviaria per l'Alta Velocità di Firenze. “Con l'avvio di un convention bureau regionale – ha aggiunto – intende conseguire sia ritorni economici che attrarre investimenti per eventuali aggiornamenti delle capacità ricettive”.
Alcuni numeri. Nel 2012 sono state organizzate in Toscana 3milioni156mila giornate congressuali con un volume di affari complessivo di oltre 354 milioni di euro. Sono state calcolate in quasi 5mila500 le unità di lavoro generate da questo settore turistico. Sempre nel 2012 sono stati organizzati oltre 2mila500 eventi di cui 195 internazionali. La spesa media per i congressisti è stata calcolata in 85 euro senza pernottamento e in 153 euro con pernottamento. Sono valori di spesa molto superiori rispetto a tutti gli altri prodotti turistici.
Made in Toscana/ARTICOLO
Borsa Turismo Congressuale Toscana capofila del settore
La fiera del mercato degli eventi, unica in Italia, ha aperto i battenti alla Fortezza da Basso in cerca di un rilancio del settore

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