Cultura/ARTICOLO

Bruno Munari: Abc e altri giochi

Dal 1 ottobre al 15 novembre 2010 negli spazi intatti nel loro fascino antico di San Michele degli Scalzi a Pisa

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Munari Bruno occhiali
"Nella realtà, tutti quelli che hanno la stessa apertura visiva e vedono il mondo nello stesso modo, non hanno osservazioni diverse da comunicarsi.
Solo chi ha una apertura visiva diversa vede il mondo in un altro modo e può dare al prossimo una informazione tale da allargargli il suo campo visivo. Mescolate quindi i disegni, cambiate i colori degli occhi, abituiamoci a guardare il mondo con gli occhi degli altri."

Bruno Munari

Perché Munari? Per riconoscenza a Bruno Munari (1907-1988) e alla grandezza di un artista e di un uomo, che rappresenta, che è l'eccellenza del design italiano nel mondo. Una mostra su Bruno Munari è una mostra sul design italiano, l'italiano del design, quelle cose costruite all'ombre dei campanili e che piacciono al mondo come diceva Carlo Maria Cipolla con il consueto acume.
Perché attraverso gli occhi del grande paroliere e giocatore, possiamo ripercorrere una stagione straordinaria, in cui le ragioni della creatività, della grafica, dell'editoria e dell'invenzione partecipano la stessa ricerca di disegnare un mondo nuovo, fruibile da tutti. Una mostra su Munari è infatti una mostra per tutti: per gli adulti e per i bambini, per chi vuole guardare e per chi vuole imparare, per chi vuole giocare e per chi vuole pensare.
Da questo percorso emerge forte l'ironia di Munari, il suo volere smascherare le convenzioni, la sua voglia di spiazzare. E lo spiazzamento è, come in una sua celebre foto che lo ritrae mentre fa gesti di luce, un stare sospesi nell'aria, fare segni con una lampada, segni visibili, e insieme invisibili, che l'occhio vede, eppure non fissa, e che l'istantaneità paradossalmente fa durare. Una mostra come esempio eclatante di un artista che è anche designer, di designer che è anche artista, con la fantasia della creatività.
Saranno esposte un centinaio di opere, provenienti dalle preziose fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese (alcune delle quali esposte per la prima volta), dallo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione Parma , dalla Collezione Lucini e da altre collezioni private. Dagli studi per il marchio Fiat, ai bozzetti per le copertine delle nuove collane Einaudi, all'Alfabeto Lucini, ai bozzetti e prove per il libro ABC, alle illustrazioni delle serie dei numeri, e altri diversi schizzi e xerografie.
Il catalogo della mostra, pubblicato da Fabrizio Felici, oltre ai testi della curatrice Maria Perosino, di Stefano Bartezzaghi e di Marco Belpoliti, presenta un vasto apparato iconografico della mostra stessa. Ha una copertina realizzata su carta fatta a mano delle cartiere Artem di Fabriano e acquerellata a mano.
Per rendere omaggio a un uomo straordinario del nostro tempo, intorno alla mostra è programmata una serie di Incontri ispirati alla filosofia munariana a San Michele degli Scalzi, con uomini di pensiero, architetti, filosofi e letterati, protagonisti della cultura italiana.
La mostra propone un'articolata offerta didattica organizzata in percorsi guidati interattivi e laboratori creativi per scuole, gruppi e famiglie, progettati e tenuti dalla Biblioteca dei ragazzi del Comune di Pisa e da animatori coordinati da Fabrizio Felici editore.

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