Fa tappa anche in Toscana la nuova tournée teatrale di Brunori Sas. Per la prima volta il cantautore calabrese Dario Brunori si cimenterà con uno spettacolo tra cabaret, teatro canzone e concerto, dove a monologhi intimisti si alterneranno i brani del suo repertorio in un set completamente rinnovato.
Brunori è reduce dal tour europeo “Il Cammino di Santiago in interrail”, durante il quale ha presentato Oltralpe brani dell’ultimo album “Vol.3 - Il cammino di Santiago in taxi”. La “conquista dell’Europa” è arrivata a conclusione di un anno davvero pieno per il cantautore, che da febbraio 2014 ha ininterrottamente viaggiato in tutta Italia toccando le principali città con il suo tour, che ad oggi conta oltre 50 date, molte delle quali hanno registrato il sold out.
Nel tuo nuovo tour teatrale Brunori diventa una "Srl", parlaci un po' di questa trasformazione
E' un gioco ironico legato al nome "Brunori Sas" che è un nome da società di persone. Mi piaceva l'idea di giocare su questa metafora col passaggio all' "Srl" che secondo il Diritto commerciale è una società di capitali in cui la responsabilità del soci è limitata mentre per la "Sas" la responsabilità è illimitata. Le persone con cui sono cresciuto io nel paesino in cui sono nato erano più vicini alla "società di persone" in cui ognuno aveva una sua responsabilità, ci metteva la faccia e il mondo era quello. Invece la società attuale quella in cui mi trovo a vivere è fatta sia di un "mondo reale" che di un "mondo irreale" quello della rete, delle informazioni che mi sembra sempre portare le persone o meglio prima me degli altri a sentirmi molto meno responsabile di quello che accade intorno. Giocherò su questi temi con letture e chiacchiere a microfono aperto e le canzoni ovviamente che saranno una parte consistente dello spettacolo.
Sai che quando ho letto il comunicato stampa dello spettacolo pensavo tu stessi cercando di riciclarti come intellettuale per essere invitato da Bruno Vespa. Ecco se tu fossi ospite del suo programma di cosa ti piacerebbe parlare, come te lo immagini?
Mi piacerebbe parlare di qualche delitto con un plastico davanti. Cioè mi piacerebbe che mi invitasse non per parlare di musica o di arte, roba intellettuale ma di cronaca nera perché è un ambito che mi manca e potrei dare il mio meglio.
Senti ormai si può dire che la Brunori SAS è diventata un marchio, un brand, un po' come Madonna. Secondo te quali sono i punti di contatto tra Madonna e Brunori?
Sicuramente il fatto che anchio spesso rotolo giù dal palco com'è capitato anche a lei ultimamente, io anche senza mantello e per motivi differenti. Sono eternamente in una condizione fisica pessima e quindi spesso barcollo anche per motivazioni legate a liquidi ingeriti. E poi sicuramente ci unisce una certa attitudine al ballo che mi caratterizza e che magari Madonna nel corso del tempo ha perso perché comunque per quanto uno si possa allenare l'età conta mentre io riesco ancora ad eseguire dei passi di danza nello spettacolo che penso siano la parte più apprezzata dal pubblico.
Negli ultimi due anni sei stato protagonista di un tour lunghissimo, hai suonato ovunque. C'è un ricordo particolarmente bello che vuoi condividere con noi?
L'episodio che mi viene subito in mente è stato il viaggio Amburgo-Berlino che abbiamo fatto con un furgone rotto in corsia d'emergenza rischiando l'arresto da parte della polizia tedesca perché è durato nove ore. Abbiamo cercato aiuto presso dei meccanici tedeschi che spaventati a morte hanno cercato di chiuderci le saracinesche davanti e non sto scherzando. Probabilmente ci vedevano come i terroristi libici di Ritorno al futuro. Alla fine siamo stati costretti a partire con il furgone rotto, quando siamo arrivati il pubblico era già lì col palco vuoto un po' come i Blues Brothers. Ma ce la siamo comunque cavata quindi è un avvenimento che ricordo con piacere, con un po' meno di piacere ricordo il conto che ci ha presentato l'officina il giorno dopo. Un po' meno ecco.
Volevo sapere se dopo "Il cammino di Santiago in taxi" sei già al lavoro su qualcosa di nuovo
In realtà no però ho in testa una serie di cose che mi fanno capire che potrebbe venire fuori, non so in quali tempi. Però quando entro in una certa condizione che non ti saprei neanche spiegare bene a parole, una condizione di fermento in cui mi ritrovo a fissare un muro isolandomi dal contesto vuol dire che mi stanno venendo fuori delle idee. Appena riesco a capire cosa c'è su questa parete bianca e la riempiamo di qualcosa uscirà fuori il disco.
Qual è il segreto del tuo fascino calabro-british che ha conquistato le teenager di tutta Italia?
Bè secondo me è un mix di bellezza, prestanza fisica intesa come spalle larghe, vitino stretto e fisico palestrato, unita a un'intelligenza fuori dal comune, la simpatia che si riscontra in pochi e una capacità linguistica non solo in italiano ma anche in altre lingue che, voglio dire, fanno di me un esempio raro ed eccezionale di essere umano. Penso di essere senza false modestie il miglior essere umano mai esistito sulla terra.
Ti faccio un'ultima domanda io so che c'è qualcosa o meglio qualcuno che ti lega profondamente alla Toscana e quel qualcuno si chiama Leonardo Giacomelli. Noi fiorentini vogliamo sapere di più sul tuo rapporto di amore/odio con questo personaggio
Quello con Leonardo Giacomelli è un rapporto di amore e odio perché ci amiamo alla follia ma allo stesso tempo sappiamo entrambi che le nostre strade si sono incontrate in una fase in cui ormai i giochi erano fatti. Quindi sappiamo benissimo che non potremo mai realizzare il nostro sogno e quindi questa cosa ci fa stare male, è questa la verità. Non è che ci odiamo, è l'odio che proviamo nei confronti di questo destino crudele che ci ha fatto conoscere troppo tardi quando avevamo già preso le nostre strade sentimentali, altrimenti saremo felici insieme. Ma non è detto che non si possa fare una follia e scappare a vivere nelle isole Caiman in cui entrambi abbiamo comunque i nostri conti correnti.
Foto di Francesco Greco
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