Le origini del Caffè Michelangelo, che oggi come un tempo si affaccia sulla centralissima Via Cavour a Firenze, sono incerte e misteriose, anche se possono collocarsi alla metà dell'Ottocento. Qui si fermavano artisti, avventurieri e rivoluzionari per assaggiare il famoso punch alla fiorentina, una bevanda composta da caffé e rhum, il corrispondente dell'assenzio parigino per gli aspiranti bohemien di casa nostra. Qui si riuniva uno piccolo gruppo di pittori, che dette vita da una delle rivoluzioni artistiche più importatanti di quegli anni. In contrapposizione alla pittura proposta dagli Accademici delle Belle Arti, essi teorizzarono l'uso della "macchia" come strumento pittorico per raccontare la realtà quotidiana, cogliendo gli aspetti più vivaci della contemporaneità. Questi pittori - Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Adriano Cecioni, Silvestro Lega, Giuseppe Abbati - prediligevano soggetti perscati nella vita rurale, dalle attività lavorative e dalle campagne toscane secondo un intento realistico lontano dalla pittura celebrativa fatta da ritratti su commissione. Il caffè Michelangelo visse dunque la sua epoca d'oro nel perido dei macchiaioli, un gruppo di artisti che influenzò profondamente tutte le altre correnti nate nel secolo successivo. Ai fasti della metà dell'Ottocento seguì un lungo periodo di oblio finché una decina di anni fà il caffé non ha riaperto dando di nuovo spazio alla cultura e all'arte. Oggi il locale ospita una mostra permanente dedicata alla macchine di Leonardo Da Vinci e qui vengono allestite mostre, organizzati dibattiti e concorsi letterari.
Caffé Michelangiolo
Via Cavour, 21
50129 Firenze
tel. 055295264