Attualità/ARTICOLO

Calcio: con Spalletti torna la Roma targata Chiantishire

Dopo sei anni di nuovo in Italia il tecnico toscano, in Russia ha vinto due scudetti e la coppa nazionale

/ Federico di Vita
Mer 13 Gennaio, 2016
Luciano-Spalletti-torna-a-Roma

Luciano Spalletti era nel bel mezzo di una cena col presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi quando un paio di serate fa Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, ha imboccato l’A1 dalla capitale in direzione Firenze per proporgli di tornare sulla panchina giallorossa – o almeno questa è una delle tante versioni circolate su internet. Fatto sta che il giorno dopo l’allenatore di Montespertoli è partito alla volta di Miami, dove ha avuto luogo l’incontro con James Pallotta e sciolti gli ultimi dubbi relativi a durata contrattuale e garanzie tecniche (pare che sia temuta dal toscano l’innegabile propensione del DS romanista a collezionare esterni d’attacco dimenticando, al contempo, di riempire le caselle relative agli omologhi arretrati: i terzini), la chiesa è tornata una pieve persa tra le campagne della Francia del nord, mentre il profumo tanninico e corposo di un Chianti d’annata ha ripreso a diffondere il suo aroma su Trigoria. Il ritorno è compiuto.

Dopo sei anni – e il doppio trionfo nel campionato russo (che potrebbe far vacillare il giudizio di chi lo riteneva “poco vincente”, dimenticando che il toscano è l’ultimo ad aver portato trofei a Roma e che ha perso uno scudetto per appena un punto – in un torneo condito da polemiche e “aiutini” che, poteva essere altrimenti?, viravano sicuri in soccorso della sostenutissima Inter post-calciopoli) – quello che, oltre ai tifosi romanisti, tutti gli appassionati del bel calcio – diciamolo pure: tutti gli sportivi – si staranno domandando è: che Roma sarà? Quanto tempo ci vorrà per rivedere il gioco che valse al tecnico le Panchine d’oro del 2006 e del 2007, quando a studiare le soluzioni “spallettiane” andavano a Roma i principali allenatori europei? Chi sarà il nuovo Perrotta e soprattutto: sarà ribollita (riscaldata) o Ritorno dello Jedi?

Se è vero che sulla gestione del passaggio di consegne l’operato della Roma ha lasciato molto a desiderare (il cambio al vertice tecnico era auspicato da gran parte della tifoseria – venendo al contempo scongiurato dai sostenitori delle altre compagini – ma soprattutto, perché operarlo subito dopo la sosta natalizia invece che prima?), la notizia comunque consente al pubblico calcistico italiano di tornare ad ammirare in Serie A uno dei tecnici tatticamente più preparati, alle prese con una rosa finalmente all’altezza delle sue ambizioni (o alla quale per diventarlo basteranno un paio di ritocchi). In ogni caso, anche se entrare in corsa non è mai semplice, e anche se ci vorrà del tempo perché i giocatori assimilino i dettami dell'uomo di Certaldo, è certamente lecito immaginare, da parte dei calciatori della “Magica”, qualche diagonale e qualche sovrapposizione in più rispetto al passato più recente – per non parlare degli schemi sui calci piazzati...

Per ora ci fermiamo qui – ipotizzare (pur se qualcuno ha provato a farlo con perizia, come in quest’articolo su L’Ultimo Uomo) se sarà Florenzi a operare come incursore à la Perrotta, se Salah giocherà di fianco a Dzeko, se Pjanic agirà da trequartista o verrà provato davanti alla difesa (dove Spalletti potrebbe cedere alla tentazione di buttare nella mischia addirittura Ucan), se sarà chiesto il rientro immediato di Paredes o se il toscano proverà a partire dal 4-1-4-1 o dal 4-3-3, non ci compete – quello che ci limiteremo a fare è aspettare domenica prossima dondolando fiduciosi un calice di vino, e mettendolo tra noi e il televisore tenteremo di indovinare se tra le note rubino torneranno a brillare impercettibili lampi dorati.