Il calzaturiero lucchese prova a rialzare la testa anche grazie alla legge sul “Made in Italy” varata dal Governo e approvata dal Parlamento Europeo. In arrivo sanzioni pensantissime, fino a 70 mila euro oltre alla sospensione dell’attività da un mese ad un anno, per tutte quelle aziende che utilizzeranno, in maniera impropria o scorretta, l’etichetta su abiti, scarpe, calzature, borsette e tutti i prodotti finiti di pelletteria, tessile e del calzaturiero realizzati in Italia.
Dal 1 ottobre le aziende potranno infatti, utilizzare l’etichetta “Made in Italy” solo quando il prodotto finito è stato realizzato, per due terzi, in Italia ma serviranno comunque cinque anni per vederlo definitivamente applicato.
Una legge che trova la soddisfazione della Cna Lucca e di Federmoda, la sigla interna che raduna le aziende del cuoio e del calzaturiero e che sarà esaminata, in tutti i punti, durante l’assemblea in programma venerdì 12 novembre (inizio ore 21) presso la sede Provinciale di Via Romana (partecipazione gratuita).
La legge prevede anche regole ferree per chi produce l’etichetta andando così a “tracciare” la sua nascita e il suo impiego.
“Il distretto lucchese – commenta Letizia Osselli, Presidente dei Federmoda-Calzaturiero – è in forte difficoltà; l’abbiamo già rimarcato più volte e il perseverare della crisi economica non facilita l’uscita da una spirale negativa iniziata da qualche anno”. Il cuoio e il calzaturiero rappresentano, a livello provinciale, oltre 500 imprese e 3 mila addetti con Capannori comune leader per numero di realtà con 313 imprese.
“La legge sull’etichetta è molto interessante – spiega ancora la giovane imprenditrice – va a disciplinare un settore che, paradossalmente, è sopravvissuto in questi anni, con gravi perdite, di fronte alla minaccia dei paesi emergenti che sono sempre riusciti a confondere i prodotti immessi nel nostro mercato. Grazie all’etichettatura le imprese potranno competere ad armi pari grazie a una maggiore trasparenza delle informazioni sui prodotti ed i consumatori saranno in grado di effettuare un acquisto informato e saranno più protetti dalla diffusione di indicazioni di origine false”.
Tra i temi che saranno affrontati le prospettive dei fondi della cassa integrazione vista la difficoltà di moltissime aziende, i finanziamenti a tasso zero attualmente attivabili, e il programma di iniziative che saranno messe in campo nel 2011.
Made in Toscana/ARTICOLO
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